domenica 25 febbraio 2007

Rough Collie








Origine e storia





La sua origine e le sue doti sono quelle di cane da pastore utilizzato come conduttori di gregge.




Si presume che sia arrivato sulle coste britanniche assieme ai Romani ed in seguito è finito nelle colline della Scozia quando la Britannia fu invasa dai Picti e dagli scozzesi.




Probabilmente è comune a tutti i soggetti lupoidi e la sua distinzione razziale è dovuto dall' incrocio con il Borzoi, che ha creato quel tipico aspetto con il muso allungato e la testa affilata.




Sicuramente in Scozia questi cani erano già conosciuti e diffusi come razza a se stante già attorno ai primi dell'ottocento: si legge sul dizionario agricolo del 1843 il termine collie indicasse una pecora col muso e le gambe nere.



"Col" deriva da l'anglosassone e significa appunto nero e di cani addetti a queste greggi, anch'essi spesso neri, venivano chiamati "Colley dog" e successivamente "Collie".










IL CARATTERE




Il carattere del collie







Socievole non aggressivo ma nemmeno timoroso, deve sedurre per la sua dignità.




Elegante ed armonioso oltre che nella costruzione fisica, anche nella personalità.




Pronto a difendere bambini e anziani, attento custode della casa e delle proprietà non è mai mordace per paura. Proprio queste doti lo rendono adatto a essere utilizzato come cane guida per i ciechi.




Nella vita quotidiana si adatta relativamente bene anche ad abitare in appartamento, ma la sua vitalità gli fa senz’altro preferire i giardini e i cortili.




Può vivere anche con minor spazio magari da dividere con il padrone.




Il cane è stato il primo animale a stabilire un rapporto di stretta convivenza con l'uomo, a condividerne il duro lavoro e la lotta quotidiana per la sopravvivenza.




Nel dividere con l'uomo le fatiche di ogni giorno, il cane si è differenziato e specializzato, assumendo nel suo stesso patrimonio genetico l'attitudine ai compiti che il suo compagno via via gli affidava. L'istinto della caccia, della ricerca, del riporto, della difesa e della guardia hanno radici lontanissime e si ritrovano ancor oggi inalterati anche in razze che da tempo ormai non svolgono più il lavoro per cui erano state create.




Ma il compito più impegnativo, e che ha tenuto il cane a più stretto contatto con la quotidiana fatica dell'uomo, è stato certamente svolto dai cani da pastore.




Le differenziazioni tra le varie razze da pastore sono dovute principalmente alla conformazione geografica dei luoghi in cui esse svolgevano il loro compito, ed in base a questa si possono distinguere essenzialmente due gruppi: i cani delle isole britanniche e quelli continentali.



Nell'Europa continentale i pastori si servivano dei cani per tenere unito e guidare il gregge in continua migrazione alla ricerca di nuovi pascoli e per difenderlo dai predatori sempre in agguato. Il cane da pastore continentale era quindi un cane morfologicamente costruito in modo da essere in grado di camminare a lungo senza stancarsi e di affrontare e mettere in fuga i molti predatori che insidiavano gli armenti.




Nelle isole britanniche, a causa della scarsità di foreste d'alto fusto, i predatori erano scarsi ed il lavoro dei cani consisteva in un costante impegno nel selezionare le pecore dei vari greggi, guidarle negli spostamenti fra i pascoli ed infine nel controllare costantemente che ogni pecora non corresse alcun pericolo.




E' questo un lavoro che richiede più intelligenza che forza, più riflessione che istinto, per cui la differenziazione col collega continentale divenne in qualche misura più mentale e psicologica che morfologica. Chi ha avuto la fortuna di avere accanto una fra le tipiche razze inglesi da pastore, sa che questi cani sono portati a riflettere sulle cose da fare, a rifiutare quei comandi di cui non comprendono l'utilità; nella loro evoluzione hanno acquisito una certa capacità di giudizio e di critica. Sono, sotto molti aspetti, meno adatti ad un addestramento di tipo tradizionale, ma certamente più capaci di affrontare e risolvere nella maniera migliore situazioni nuove.




Il collie è fatto proprio in questo modo. Porta ancora dentro di sé il suo istinto di pastore: i membri della sua famiglia sono il suo gregge, le persone più deboli sono i suoi agnellini da difendere e verso il suo compagno di lavoro la sua dedizione è completa e totale. Vanificare queste tendenze significherebbe selezionare un cane che ha solo l'apparenza del collie, ma che non lo è più nell'animo. L'istinto del pastore è il carattere di tipicità per eccellenza, ed ha solo bisogno di essere indirizzato nella maniera per lui, e per noi, più utile e piacevole.




Vivere con un collie è facilissimo. Sono cani estremamente puliti (date al cucciolo il tempo materiale di capire che deve sporcare fuori casa e piangerà davanti alla porta piuttosto che fare la pipì in casa), dolci, riservati e socievoli con gli altri animali della casa. Sono teneri coi bambini, gentili con gli anziani e i malati e sopportano con somma pazienza gli errori educativi del loro padrone. Cani perfetti, dunque? Dipende. Se sapete apprezzare un cane che, al vostro ritorno, si limita a scodinzolarvi invece di impazzire di gioia, se sopportate la sua riservatezza a volte eccessiva con gli estranei, se sapete stare attenti alle sue esigenze per non urtare la sua suscettibilità, allora un collie è proprio quel che vi ci vuole.
Il collie è docile. E' un cane da pastore creato per guidare le greggi, non per proteggerle, poiché nella sua terra natale il lupo è assente all'incirca dall'anno Mille: la docilità era quindi necessaria, affinchè il cane non diventasse un pericolo per le pecore. Inoltre, dovendo lavorare su territori molto vasti, la capacità di socializzare e collaborare coi suoi simili si rendeva indispensabile. E' difficile, se non impossibile, trovare un collie iroso, che aggredisca un altro cane. Di solito, anzi, sono loro a buscarle. Come cani da guardia valgono poco o niente, limitandosi ad abbaiare per segnalare la presenza di intrusi nel loro territorio, tratto comunque positivo in qualunque razza canina.
Sono tuttavia molto schivi e riservati, non amano gli affollamenti e il traffico delle grandi città, preferendo la tranquillità della campagna: hanno quindi bisogno di un'assidua educazione in questo senso, e vanno fatti socializzare con luoghi e ambienti a loro sconosciuti fin da cuccioli, portandoli in locali e negozi, per le vie cittadine, facendogli incontrare più gente possibile. Un collie cresciuto correttamente si fiderà alla cieca del suo padrone, seguendolo ovunque senza timori o almeno senza bisogno di forzarlo, e in questo senso la sua grande docilità innata è certamente di grande aiuto.
Ripeto: vivere con un collie è facilissimo. Ma per questa razza, come per tutte le altre razze canine, è necessaria una notevole attenzione alle sue esigenze, e soprattutto bisogna stare attenti a non ferire la sua sensibilità, davvero molto sviluppata, forse anche troppo. Un rimprovero che, fatto ad un pastore tedesco, ottiene il solo effetto di fargli girare la testa dall'altra parte, sconvolge un collie in maniera incredibile, facendogli abbassare le orecchie, le zampe e guardare supplichevole il padrone. Difficile dire quanto di questo atteggiamento sia sincero e quanto sia voluto, a volte, l'unico sistema utile alla sua educazione è quello del metodo gentile.







LA CURA DEL PELO




Un cenno a parte merita il bellissimo mantello del collie. Una delle prime cose che mi sento chiedere, quando incontro qualcuno, e' sempre quanto lavoro comporti la cura di una pelliccia cosi' luminosa e soffice. La risposta è semplice: pochissimo, quasi nulla. Il collie è un cane da pastore, non può avere un mantello soggetto ad aggrovigliarsi.
Vi sono due ceppi di collies: il Rough Collie, il "Lassie" che tutti conosciamo, e lo Smooth Collie, o collie a pelo corto. Il pelo del primo lo conosciamo tutti: abbondantissimo, soprattutto sul collo, con un denso strato di sottopelo lanoso (e durante la muta di primavera ci si potrebbero fare dei maglioni, con la lana in questione…), e il lunghissimo pelo di copertura, reso voluminoso dalla lana sottostante. I colori ammessi sono tre: fulvo, in tutte le sue gradazioni escluso il paglia e il crema, tricolore e blue merle (quest'ultima varietà è leggermente più rara e può avere gli occhi, o parte di essi, di colore azzurro). Un cenno a parte meritano i collies bianchi, che hanno solo la testa colorata e sono una graziosissima variante riconosciuta dal Kennel Club americano. Lo Smooth Collie possiede le stesse varietà di colore e lo stesso standard, a parte per quanto riguarda il pelo, che deve essere corto, ma pur sempre con un denso sottopelo.
La cura del mantello, in entrambi i ceppi, è la stessa: un'accurata spazzolata una volta alla settimana, badando bene ad asportare i peli morti e a non strappare il pelo. Va prestata particolare attenzione alle zone dietro le orecchie, i gomiti e le cosce, dove è più facile che si formino nodi. Il resto del pelo necessita solo di rapidi colpi di spazzola morbida, e di una strippata sulle orecchie, per eliminare antiestetici ciuffi di pelo. E' bene inoltre tenere corto il pelo sotto le zampe, per evitare che il cane porti a casa sporcizia e magari che raccolga pericolosi forasacchi.







STANDARD

Aspetto generale




Il collie deve immediatamente conquistare come un cane di grande bellezza e deve mostrare, da fermo, una impassibile dignità e ogni parte del corpo proporzionata con l'insieme. La sua struttura deve sprigionare forza e agilità senza alcuna traccia di grossolanità. L'espressione è di grande importanza. Nel considerare i valori relativi, essa è ottenuta dal perfetto equilibrio e disposizione del cranio e della canna nasale, dalla dimensione, forma, colore e piazzamento degli occhi, dalla corretta posizione e portamento delle orecchie.




Temperamento




Indole amichevole, senza traccia di nervosismo o di aggressività.




Testa e cranio




Le qualità della testa e del cranio sono di grande importanza e devono essere considerate in proporzione alla taglia del cane. Vista di fronte come di profilo la testa deve rassomigliare a un cuneo ben smussato e pulito, armonioso nelle linee. Il cranio deve essere piatto. Le facce laterali della testa devono assottigliarsi gradualmente e uniformemente dalle orecchie al tartufo nero senza zigomi prominenti o muso appuntito. Viste di profilo, le linee superiori del cranio e del muso si estendono in due linee dritte e parallele, di eguale lunghezza, separate da uno stop leggero ma percettibile. Un punto a metà tra gli angoli interni degli occhi (che corrisponde al centro di uno stop correttamente piazzato) è il centro di equilibrio della testa in senso longitudinale.




Occhi




Sono un'importante caratteristica e conferiscono un'espressione dolce al cane. Devono essere di grandezza media (mai troppo piccoli), con inserzione un po' obliqua, a forma di mandorla e di colore marrone scuro, eccettuato per i soggetti blue merle in cui gli occhi sono frequentemente (uno o tutti e due, o parte di uno, o parte di entrambi) blu o macchiati di blu. L'espressione è piena di intelligenza e quando il cane è in ascolto lo sguardo è vivo e attento.




Orecchie




Le orecchie devono essere piccole, ne' troppo ravvicinate, ne' poste troppo di lato. Quando il cane è in riposo sono, abitualmente, gettate all'indietro; ma quando il cane è vigile sono portate in avanti, semierette, cioè con approssimativamente 2/3 dell'orecchio eretto e l'ultimo terzo cascante naturalmente in avanti, sotto l'orizzontale.




Dentatura




Denti di buona grandezza. Chiusura a forbice.




Collo




Dev'essere muscoloso, potente, di bella lunghezza e ben arcuato.




Anteriore




Le spalle devono essere oblique e ben angolate. Gli arti dritti, muscolosi, ne' sporgenti ne' rientranti ai gomiti, con ossatura di moderata grossezza.




Corpo




Piuttosto lungo rispetto all'altezza. Dorso fermo, leggermente rimontante verso i reni, costole ben discese, torace profondo e piuttosto ampio dietro le spalle.




Posteriore




Gli arti posteriori devono avere cosce muscolose, metatarso asciutto e nervoso, grassella ben modellata, il garretto piazzato abbastanza in basso e molto potente.




Piedi




Devono essere di forma ovale con buone suole, dita curve e ben serrate. I piedi posteriori sono meno arcuati di quelli anteriori.




Andatura




Il movimento è spiccatamente caratteristico di questa razza. Un cane solido non ha mai i gomiti scollati, tuttavia esso si muove con i piedi relativamente vicini l'uno all'altro. Plaiting (piedi proiettati verso l'esterno), crossing (piedi che si incrociano), e rolling (rollio delle anche) sono parecchio indesiderabili. Gli arti posteriori, dal garretto sino a terra, se visti da dietro, devono essere paralleli, ma mai troppo chiusi; visto di lato il movimento deve essere sciolto e i muscoli potenti, dotati di spinta. E' preferibile una falcata piuttosto lunga, che deve essere leggera e senza sforzo apparente.




Coda




La coda deve essere lunga e il suo osso terminale deve raggiungere almeno l'articolazione del garretto. La coda è portata pendente con la punta leggermente rivolta in alto quando il cane è in riposo; quando il cane è eccitato essa può essere portata allegramente ma mai superare la linea del dorso.




Mantello




Il mantello deve conferire armonia alle forme del cane. E' molto denso, con pelo di copertura ruvido al tatto; il sottopelo è morbido come una pelliccia e molto compatto, tanto da nascondere quasi la pelle. La criniera e il collare devono essere molto abbondanti; sul muso il pelo deve essere liscio e lo stesso dicasi per le estremità delle orecchie, che devono però avere peli lunghi verso la base. Gli arti anteriori devono essere ben forniti di pelo; quelli posteriori forniti di pelo a profusione sopra il garretto, ma non al di sotto.




Colore




I tre colori ammessi sono: sabbia e bianco; tricolore; blue merle.
Sabbia: Tutte le sfumature da oro chiaro a sabbia sfumato a mogano intenso. Le tonalità paglia o crema sono molto indesiderabili.
Tricolore: Predominanza di nero con intense focature sugli arti e sulla testa. Indesiderabili sono riflessi rossi sul nero.
Blue merle: Predominanza di blue chiaro, argentato, macchiato e marezzato di nero. Focature intense sono preferibili, ma l'assenza di queste non deve essere penalizzata. Sono invece indesiderabili le grandi macchie nere, il color ardesia oppure i riflessi rossi sul pelo esterno o sul sottopelo.
Macchie bianche: Tutti i tipi di mantello devono avere le macchie bianche tipiche del collie in proporzioni più o meno grandi. Sono desiderabili le seguenti marcature: collare bianco completo o parziale, pettorale bianco, gambe e piedi bianchi, punta della coda bianca. E' ammessa una macchia bianca sul muso, sul cranio o su entrambi.




Taglia




Maschi da cm 56 a cm 61 al garrese.
Femmine da cm 51 a cm 56 al garrese.




Difetti




Qualunque differenza dai punti sopra citati va considerato difetto, e la gravità con cui il difetto viene valutato dovrebbe essere esattamente proporzionale al suo grado. Nota: I maschi devono avere due testicoli dia spetto normale, ben discesi nello scroto.

Vorrei inoltre ricordare che lo standard americano è diverso, prevedendo cani decisamente più alti e massicci, ma con una costruzione generale decisamente migliore di quella europea, che bada essenzialmente alla bellezza del pelo piuttosto che al cane in generale.






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