domenica 25 febbraio 2007

Barbone






IL BARBONE

Qualsiasi sia la sua taglia il barbone è armonioso ed elegante. E' dotato di una bellezza,simpatia e adattabilità senza uguali nel panorama canino mondiale. è estremamente intelligente,vivace... rappresenta il cane da compagnia per eccellenza ! Il suo addestramento è molto facile, data anche la prontezza di spirito che dimostra. E' equilibrato,divertente,sportivo e profondamente legato al proprietario. Ottimo cane da compagnia, è paziente e giocherellone con i bambini e si adatta benissimo alla vita in appartamento. Il suo punto forte è l'adattabilità: il barbone si adatta alla vita di uno sportivo come pure a quella di una persona anziana. Un'altro elemento positivo è il suo soffice mantello in continua crescita che, se da una parte richiede una maggiore attenzione alla sua toelettatura, dall'altra rappresenta un grande vantaggio per chi mal sopporta i peli in giro per casa oppure è allergico al pelo del cane. Il barbone ha un innato senso per la pulizia, un'intelligenza pronta e un carattere dolce ma rustico, forte e coraggioso. è importante farlo sentire "parte della famiglia", coccolarlo e giocare con lui ma mai esagerare con le attenzioni: si creano cani infelici, squilibrati, i classici "barboncini isterici e abbaioni" di cui si sente parlare da chi non ama questa razza. Il vero barbone è tutt'altro tipo di cane: un animale dolcissimo e felice di vivere !

Scegliere in base a taglie e colori

ORIGINE: Francia

TAGLIA: Esistono 4 taglie di barboni:

il grande mole da 45 a 58cm di altezza al garrese, il medio da 35cm a 45cm, il nano da 28 a 35cm, sotto i 28cm per il toy.

PESO: da 2 a 20kg a seconda delle taglie.

COLORE: bianco,nero,marrone,albicocca,grigio.

Questa diversità riguarda solo la taglia, per il resto i barboni sono uguali: belli,affettuosi,dolci e simpatici !

STORIA DEL BARBONE

C'era una volta un cane da riporto in acqua, veniva tosato sulla parte posteriore in modo da potersi muovere agevolmente in acqua, lasciandogli invece il pelo sul torace per proteggere cuore e polmoni.

Il pelo sulla testa veniva fissato con un nastro colorato che lo rendevano visibile agli occhi del padrone e sulla coda veniva lasciato un pompon per proteggere la punta della coda . Questa toelettatura applicata nel cane da lavoro è praticamente identica alla toelettatura alla "leoncina" che vediamo oggi nei ring alle esposizioni di tutto il mondo. La toelettatura del barbone non è nata da esigenze estetiche ma funzionali perchè il barbone è nato come cane da lavoro. In seguito il sui carattere l'ha reso ricercato e diffuso come cane da compagnia, il migliore in assoluto.



LE ORIGINI DELLA RAZZA

Il barbone discende dal francese Barbet , un rustico e infaticabile cane da riporto . Il nome del barbone fa riferimento alla sua attitudine venatoria infatti in francese deriva da "anatra" e sia in tedesco che in inglese il termine poodle deriva da "nuotatore". In Italia invece il termine barbone si riferisce al suo aspetto fisico ribadendo ancora una volta che nel nostro Paese il barbone è il cane da compagnia per antonomasia ! Per molto tempo, dopo essere stato un rustico compagno dei cacciatori, è stato scelto dalle dame e dai nobili , ma ben presto è diventato un cane per tutte le classi sociali, essendo molto socievole e simpatico. Oggi è in assoluto il cane da compagnia più conosciuto e amato !



UNA CASA A MISURA DI BARBONE

Chi decide di prendere un cucciolo di barboncino condividerà con lui anche lo spazio abitativo. Alla base di una buona convivenza si pone una corretta relazione fondata sul pieno riconoscimento delle rispettive diversità legate all'appartenenza di specie diverse. Se sta per arrivare un cucciolo è opportuno dedicare uno spazio dove collocare una morbida cuccia da interni con cuscino, la ciotola del cibo e dell'acqua e la cesta dei giochi in uno spazio abitativo tutelato dai rischi. Per la massima sicurezza si possono mettere protezioni alle finestre e ai balconi .

I primi sei mesi di vita del cucciolo costituiscono una tappa fondamentale nello sviluppo comportamentale ed è importante che il proprietario si impegni fin dal primo momento nel processo educativo. Il barbone è collaborativo sia nel il gioco che nell'esplorazione dell'ambiente ed è consigliabile coinvolgere il cucciolo per abituarlo a stare tranquillo in mezzo a numerose persone oppure mentre aspetta in auto. Durante una passeggiata in campagna apprenderà a tornare quando chiamato e a non allontanarsi, mentre con il gioco acquisirà altre nozioni come ad esempio a controllare la forza. Le passeggiate più volte a giorno sono momenti importanti per il nostro barbone che così non temerà il contatto con le persone e si abituerà alle automobili, alle biciclette e al contatto con altri cani. Il successo della convivenza dipende dal rispetto per le sue esigenze non considerando il nostro barbone come una persona ma cercando di soddisfare i suoi fabbisogni caratteristici in quanto cane.


IL CUCCIOLO

Il cucciolo di barbone ci guarderà con occhi vivaci e attenti, dimostrando la sua intelligenza , cercando di capire che tipo di animale siamo e ci conquisterà per sempre con qualche "numero" improvvisato !

è consigliabile acquistare il cucciolo in un allevamento che pur non producendo esclusivamente potenziali campioni sarà in grado di far nascere dei soggetti di buone le linee di sangue selezionati sia dal punto di vista estetico che caratteriale , in perfette condizioni igienico-sanitarie.

Errore comune è prendere un cucciolo senza pedigree per risparmiare o perchè non si è interessati alle esposizioni canine. Il pedigree identifica il cane di pura razza e chi desidera un barbone ama le caratteristiche psicofisiche della razza e non si può essere certi di trovare queste caratteristiche in un cane senza pedigree, in cui non è stata eseguita alcuna selezione.


MASCHIO O FEMMINA?

La femmina è generalmente più dolce del maschio ma dolcezza, docilità e attitudine ad ubbidire nel caso di un barbone sono caratteristiche di razza, spesso dipendono più dall'abilità del padrone che dal sesso del cane che ha un influenza massima del 5%

Inoltre non è vero che la femmina deve per forza avere una cucciolata.

La femmina và in calore due volte l'anno, attirando i cani che sentono l'odore della femmina in estro anche a Km di distanza ma non è difficile arginare l'odore.

IL BARBONE IN FAMIGLIA

Il barbone è un cane da compagnia ed è quindi giusto farlo sentire "parte della famiglia" , coccolarlo e giocare con lui. Se teniamo conto che anche lui ha un cuore e un cervello avremmo al nostro fianco un cane dolcissimo, felice di vivere, allegro, dinamico e orgoglioso di far parte della nostra famiglia ! Il barbone toy, il nano e il medio sono perfetti per la vita in appartamento , ovviamente non devono vivere reclusi in casa ma devono avere la possibilità di correre e giocare all'aria aperta ! Anche il barbone gigante può vivere in casa ma il suo bisogno di movimento è più elevato , non lasciamolo però sempre e solo in giardino perchè il barbone, di qualsiasi taglia, ha l'esigenza di godere della compagnia del padrone.

IL BARBONE E I BAMBINI

Il barbone ama davvero i bambini. Essendo intelligente , equilibrato e responsabile può letteralmente "adorare" un bambino istaurando un rapporto di reciproca amicizia e rispetto, mentre sarà diffidente e poco socievole se il bambino gli procura solo fastidi .

Ovviamente la cosa dipende dai genitori che devono educare il proprio figlio e non maltrattare nè a temere i cani . è scientificamente provato che i bambini che non temono i cani hanno un miglior rapporto con i loro coetanei e con gli adulti, inoltre i bambini che scappano alla vista di un cane sono quelli che hanno la possibilità maggiore di prendere morsi, certo non da un barbone ma da cani di altre razze. Tutti i cani comunque mantengono una percentuale di istinto predatorio e possiamo vederlo nella foga con cui il nostro barbone insegue palline e farfalle! Il cane infatti ha l'istinto di rincorrere e mordere tutto ciò che ha l'aspetto della preda. Per il cane la "preda" è un qualcosa che è più piccolo di lui e fugge rapidamente, emettendo suoni acuti, come un gatto in fuga, un animale da cortile che corre starnazzando...un bambino che , temendo il cane, fugge via gridando e piangendo. Con un simile stimolo qualsiasi cane potrebbe scattare all'inseguimento anche solo per gioco ma questo potrebbe spaventare e peggiorare la fobia del bambino. Si potrebbe insegnare al bambino ad avvicinarsi lentamente ad un cane , chiamandolo e porgendo la mano per farsi annusare. Un cane avvicinato in modo corretto non morderà mai senza preavviso.

Ricordiamo inoltre che le malattie che il cane può trasmettere all'uomo sono pochissime e un barbone regolarmente vaccinato, pulito,in buona salute non rappresenterà MAI un pericolo dal punto di vista sanitario.

Quindi se il bambino dividerà tutti i momenti più belli con il suo amato barboncino , dimenticando le norme igieniche, baciandolo, dividendo con lui la sua merenda...non drammatizziamo ...ma naturalmente educhiamolo a non farlo ;)

NON SOLO PREGI...

Per avere un barbone bello e sano bisogna curarne l'alimentazione, l'igiene, l'esercizio fisico. Se trascuriamo anche soltanto una di queste il nostro barbone non diventerà mai il bel cane che sognavamo.

Bisogna ammettere che i difetti nel barbone sono soprattutto legati al fatto che e' un cane impegnativo sotto diversi aspetti...

ALIMENTAZIONE : generalmente un barbone sano ha un ottimo appetito, a meno che non sia troppo viziato. Il problema e' che il barbone e' golossisimo e arriva al punto di rifiutare il suo cibo sperando in qualcosa di più appetitoso ... Ricordiamo che l'apparato digerente di un cane e' diverso dal nostro e gli avanzi, i dolci e specialmente la cioccolata ( che e' pericolosissima! ) sono assolutamente vietati. Quando ci implorerà con gli occhioni e lo sguardo irresistibile mentre mangiamo , basterà un po' di fermezza per fargli capire che deve mangiare le sue crocchette non la nostra cena...

L'IGIENE : La cura del mantello del nostro barbone ha la stessa importanza dell'alimentazione. Tralasciando la toelettatura potremo causare dei danni, ad esempio il nostro barbone potrebbe riempirsi di parassiti o potrebbe avere un'otite se non teniamo le sue orecchie ben pulite. Questo potrebbe essere considerato un "difetto" se consideriamo che il barbone e' impegnativo,infatti il suo bel pelo va' spazzolato regolarmente per evitare la formazione di nodi !

ESERCIZIO FISICO: Il barbone e' un cane atletico, deve poter correre e giocare ! Ricordiamo che il barbone e' nato come cane da caccia e quindi necessita di movimento come qualsiasi cane da caccia... non va' lasciato ingrassare e poltrire sul divano! Anche sotto questo aspetto il barbone e' impegnativo,infatti necessita di divertirsi , magari in campagna , per il suo fisico e anche per il suo carattere!

Inoltre il barbone non e' un cane da guardia, lui e' un cane felice che considera tutti " amici " quindi non aspettiamoci di trovarci in casa un difensore agguerrito del territorio ma un amico fedele che preferirà sempre il gioco alle discussioni.

LA TOELETTATURA

Le toelettature da sperimentare sulla razza sono molte ma lo standard FCI ne riconosce tre.

Toelettatura alla continental:

Il barbone viene tosato sul treno posteriore fino alle costole, fatta eccezione dei pompon sulla groppa . Viene tosato anche il muso, le guance, le zampe anteriori e posteriori con dei pompon, e la coda con un pompon ovale o rotondo all'estremità. Questa toelettatura prevede che il pelo della testa venga raccolto e legato per formare il top-knot .

Toelettatura moderna:

Il barbone và tosato nella parte inferiore degli arti , cioè dalle unghie alla punta dello sperone, e sul muso e coda. è ammesso il mantenimento del pelo nei quattro arti , che vanno accorciati e sagomati con le forbici seguendo lo standard. Ogni motivo non previsto dallo standard è eliminatorio.

Toelettatura alla puppy clip:

Fino allo sviluppo completo del mantello - cioè fino ai diciotto mesi d'età- è consentito presentare il barbone toelettato alla "puppy clip", una sorta di compromesso tra la toelettatura moderna e quella alla continental.

Toelettatura del cane da compagnia:

Naturalmente il barbone da compagnia non ha bisogno delle cure di bellezza previste per i soggetti da esposizione, ma và comunque tenuto pulito e toelettato, in modo che il suo pelo non venga infestato dai parassiti e non si annodi irrimediabilmente! è consigliabile affidarsi ad un toelettatore professionale e scegliere una toelettatura semplice e comoda. Il bagno si può fare anche a casa purché si utilizzino prodotti specifici per il pelo (shampoo e balsamo) che rispettino il PH della pelle del barbone. Regolarmente vanno tagliate le unghie, pulite le orecchie (con un batuffolo di cotone e togliendo anche i peli all'interno del padiglione auricolare) i denti (si posso pulire con uno spazzolino, oppure dando ossi di pelle di bufalo da masticare. Con la formazione del tartaro occorrerà l'intervento del veterinario).

Standard Standard FCI n.172/f - (Francia)

Il presente standard è valido per tutte le varietà di barboni, con le dovute differenziazioni per le taglie. Apparenza generale e attitudini Caratteri definenti la razza - Posto nella classificazione utilitaria. Cane di tipo armonico, mediolineo, dal caratteristico pelo ricciuto o cordato. Aspetto d'animale intelligente, costantemente all'erta, attivo, costruito armonicamente; dà l'impressione di eleganza e fierezza. Il Barbone ha l'andatura saltellante e leggera. Esso non deve mai camminare con passo allungato e scivolante. Cane noto per la sua proverbiale fedeltà, adatto ad imparare e ad essere addestrato, ciò che ne fa un cane da compagnia particolarmente piacevole.

Testa

Distinta, rettilinea, proporzionata al tronco; di lunghezza leggermente superiore ai 2/5 dell'altezza al garrese; non deve essere pesante né massiccia, ma neanche eccessivamente fine. La scultura ossea deve trasparire chiaramente sotto la pelle che la ricopre.

Tartufo - Pronunciato e ben sviluppato, con profilo verticale; narici aperte. Nero nei soggetti neri, bianchi e grigi; marrone nei soggetti marroni. Nei soggetti albicocca, può avere tutta la gamma delle sfumature dal marrone scuro al nero; al nero non viene data la preferenza, ma è accettato per evitare una possibile depigmentazione.

Muso - Profilo superiore rettilineo. La sua lunghezza è pari a circa 9/10 della lunghezza del cranio. Le due branche mandibolari sono quasi parallele fra loro. L'aspetto del muso è solido, elegante, ma non appuntito. Il suo profilo inferiore è dato dalla mandibola e non dal bordo del labbro superiore.

Labbra - Leggermente sviluppate, piuttosto asciutte, di spessore medio; il labbro superiore poggia su quello inferiore senza essere pendente. Le labbra sono nere nei soggetti neri, bianchi e grigi; pigmentate nei soggetti marroni. Nei soggetti albicocca, possono avere tutta la gamma delle sfumature dal marrone scuro al nero; il nero non è preferito, ma viene accettato. La commessura labiale non deve essere accentuata.

Mascelle - Normalmente chiuse, denti solidi. La mancanza di un molare non è penalizzata in giudizio o in occasione di una selezione.

Guance - Non prominenti, ma modellate sulle ossa. Le regioni sotto orbitali sono cesellate e poco piene. I masseteri, base anatomica delle guance, poco sviluppati, le arcate zigomatiche poco sporgenti.

Stop - Poco marcato.

Cranio - Ben modellato. La sua larghezza è minore della metà della lunghezza della testa (la direzione degli assi forma un angolo assio-facciale di 16-19 gradi). L'insieme del cranio, visto dall'alto, appare ovale nel senso longitudinale, leggermente convesso di profilo. Gli assi longitudinali sono leggermente divergenti.

Arcate sopraccigliari - Moderatamente sporgenti, coperte da lunghi peli. Solco frontale - Largo fra gli occhi, va diminuendo verso l'occipite, che è molto accentuato. (Nei Barboni nani può essere meno accentuato).

Occhi - Hanno espressione ardente; piazzati all'altezza dello stop e leggermente obliqui. Il disegno delle rime palpebrali è a mandorla. Di colore nero o bruno molto scuro nei soggetti neri, bianchi, grigi e albicocca; possono essere ambra scuro nei soggetti marroni.

Orecchie - Abbastanza lunghe, pendenti lungo le guance, sono attaccate sul prolungamento della linea che parte dal sopra del tartufo e passa sotto la punta esterna dell'occhio. Piatte, si allargano dopo l'attaccatura e si arrotondano all'estremità; sono coperte da peli ondulati e molto lunghi. I soggetti le cui orecchie non raggiungono la commessura labiale non potranno ottenere la qualifica "eccellente".

Collo

Solido, leggermente arcuato dopo la nuca, di lunghezza media, ben proporzionato, porta la testa alta e fiera. Non presenta giogaia. Ha una sezione ovale e la sua lunghezza è inferiore a quella della testa.

Arti anteriori

Spalla e braccio - Garrese moderatamente sviluppato. Spalla obliqua, muscolosa. La scapola e l'omero formano un angolo compreso fra i 90 e i 110 gradi. La lunghezza dell'omero corrisponde a quella della scapola.

Avambraccio - Arti anteriori perfettamente diritti e paralleli, eleganti, muscolosi e con buona ossatura. L'altezza dal gomito al suolo è i 5/9 dell'altezza dal garrese al suolo.

Carpo - Continua la linea superiore dell'avambraccio.

Metacarpo - Solido ma non massiccio, quasi diritto visto di profilo.

Piede - Piuttosto piccolo, solido, ovale non allungato. Le dita sono ben arcuate, nervose, compatte, palmate; poggiano a piombo sulla pianta dura e spessa. Le unghie sono nere nei soggetti neri e grigi; nero o marrone nei soggetti marroni. Nei soggetti bianchi, possono avere tutte le sfumature della gamma dal corno al nero e devono corrispondere alla pigmentazione. Le unghie bianche sono un difetto. Nei soggetti albicocca, possono avere tutte le sfumature dal marrone scuro al nero; il nero non è preferito, ma viene accettato.

Tronco

Deve essere ben proporzionato. La sua lunghezza è generalmente superiore all'altezza al garrese.

Petto - Normale per un cane mediolineo; la punta dello sterno deve essere leggermente sporgente ed essere situata piuttosto in alto per dare alla testa un portamento più elevato, più naturale e più fiero.

Torace - Disceso fino al gomito; la sua lunghezza è pari ai 2/3 della sua altezza (dalla colonna vertebrale allo sterno); la sua circonferenza misurata dietro le spalle deve essere superiore all'altezza al garrese di almeno 10 cm.

Costole - Ovali, più larghe nella parte dorsale.

Dorso - Corto, ha una linea armoniosa. Non deve essere né inarcato né insellato. L'altezza dal suolo al garrese è pari a quella dal suolo alla groppa.

Reni - Solide e muscolose.

Ventre e fianchi - Rilevati senza essere retratti come quelli del Levriere.

Groppa - Arrotondata ma non spiovente.

Coda - Attaccata abbastanza alta, sulla linea delle reni. Deve essere accorciata a un terzo della lunghezza naturale, o della metà, nei Barboni a pelo riccio. Tuttavia, la coda lunga non è un difetto se è ben portata. Può essere lasciata lunga nei Barboni cordati. Durante l'azione, la coda è portata rialzata obliquamente.

Arti posteriori

Cosce - Muscolose e robuste.

Gambe - Visti da dietro, gli arti posteriori sono paralleli; hanno muscolatura sviluppata e molto visibile. L'articolazione con il garretto è abbastanza flessa. Gli angoli coxo-femorale, tibio-femorale e tibio-tarsico devono essere abbastanza accentuati per evitare un insieme troppo dritto che ha a volte come conseguenza l'inclinazione non desiderata della groppa. Tarso e metatarso - Hanno direzione verticale. Il Barbone deve nascere senza speroni sugli arti posteriori.

Piedi - Come quelli anteriori


Mantello

Colore - Sia per i Barboni a pelo riccio che cordato, nero, bianco, marrone, grigio e albicocca.

a) Marrone: deciso, abbastanza scuro, uniforme e caldo. Non deve essere né tanto chiaro da avvicinarsi al beige o ai suoi derivati, né d'altra parte tendere al nero, come la testa di moro o la melanzana.

b) Grigio: deve essere uniforme e non tendere né al bianco né al nero.

c) Albicocca: deve essere uniforme; non deve tendere né al beige o al crema, né al rosso o al bruno rossiccio, né al marrone o ai suoi derivati.

Toelettatura "alla leoncino" - Il Barbone, sia a pelo riccio che cordato, viene tosato sul treno posteriore fino alle costole. Sono tosati anche: il muso, sopra e sotto a partire dalle palpebre inferiori; le guance; le zampe anteriori e posteriori, ad eccezione dei manicotti o braccialetti e dei motivi facoltativi sul treno posteriore; la coda, salvo un pompon rotondo o ovale all'estremità…. I baffi sono indicati per tutti i soggetti. _ ammesso lasciare del pelo sugli arti anteriori, detto "a pantalone".

Toelettatura "moderna" - è ammesso il mantenimento del pelo sui quattro arti, a condizione che vengano rispettate le seguenti norme:

1 - tosatura di:

a) parte inferiore degli arti anteriori, dalle unghie sino alla punta dello sperone; parte inferiore degli arti posteriori, fino ad un'altezza equivalente. è ammesso l'impiego della tosatrice limitatamente alle dita.

b) testa e coda come precedentemente descritto. In questa toelettatura saranno eccezionalmente ammesse:

- la presenza, sotto il mascellare inferiore, di un corto vello non più spesso di 1 cm e la cui linea inferiore corra parallela al mascellare. La barba detta "di capra" non è tollerata.

- l'eliminazione del pompon della coda (ma questo fatto diminuisce leggermente il coefficiente relativo alla tessitura del pelo).

2 - peli accorciati: sul tronco, per presentare sulla linea dorsale una marezzatura più o meno lunga (almeno 1 cm). La lunghezza del mantello aumenterà progressivamente intorno alle costole e sulla parte alta degli arti.

3 - Mantello regolato:

a) sulla testa che presenta un casco di altezza ragionevole e sul collo, scendendo dietro fino al garrese e davanti senza discontinuità fino alla parte rasata del piede, secondo una linea leggermente obliqua, che inizia dalla parte alta del petto. Sulla parte alta delle orecchie e al massimo per un terzo della loro lunghezza; il pelo può essere accorciato con le forbici o tosato nel senso del pelo. La parte inferiore viene lasciata coperta da peli di lunghezza progressivamente crescente, dall'alto verso il basso, fino alle frange che possono essere pareggiate.

b) sugli arti; i 'pantaloni' presentano una netta transizione con la tosatura dei piedi. La lunghezza dei peli aumenta progressivamente verso l'alto per presentare sulla spalla (o sulla coscia) una lunghezza da 4 a 7 cm (a pelo teso), secondo la taglia, onde evitare un effetto sbuffante. Il pantalone posteriore non deve nascondere l'angolazione tipica del Barbone. Ogni motivo non previsto da queste norme standard è eliminatorio. Qualunque sia la silhouette ottenuta con la toelettatura, questa non deve assolutamente influenzare la classificazione nelle esposizioni. Tutti i soggetti della stessa classe devono essere giudicati insieme.

Toelettatura all'inglese - Aggiungere alla toelettatura "alla leoncino" dei motivi (cioè braccialetti o manicotti) sul treno posteriore; sulla testa: "top-knot". In questa toelettatura i baffi sono facoltativi.

Pelo

Barbone a pelo riccio - Pelo abbondante di tessitura fine, lanosa, ben riccio, elastico e resistente alla pressione della mano. Spesso, fitto, di lunghezza uniforme, forma riccioli uguali e generalmente pettinati. Il pelo duro al tatto, simile a crine, è indesiderabile e gli sarà preferito il pelo di consistenza regolamentare.

Barbone a pelo cordato - Pelo abbondante, di tessitura fine e lanosa, fitto, forma delle cordelline ben caratterizzate, tutte della stessa lunghezza. Più sono lunghe, meglio è; devono comunque superare sempre i 20 cm. Ai due lati della testa, le cordelline possono essere trattenute da un laccio sopra le orecchie; quelle del corpo vanno ripartite da una scriminatura per evitare un effetto disordinato.

Pelle

Morbida, non staccata, pigmentata. I soggetti neri, marroni, grigi e albicocca hanno la pelle pigmentata in armonia con il colore del mantello, nei soggetti bianchi è ricercata la pelle argentata, ma la pigmentazione non deve alterare il colore del mantello. Esistono anche Barboni bianchi la cui pelle chiara presenta un effetto "tartufata", non solo sulle parti interne, cosa che è frequente, ma anche sul resto del corpo; questo fatto non costituisce un difetto. La pigmentazione generale deve essere più intensa su palpebre, tartufo, labbra, gengive, palato, mucose, orifizi naturali, scroto, pianta dei piedi. Questa deve essere nera nei soggetti neri, bianchi, grigi; bruno scuro nei soggetti marroni; nei soggetti albicocca, deve il più possibile essere uniforme e scura, secondo tutta la gamma dal marrone scuro al nero; il nero non è preferito, viene accettato per evitare una possibile depigmentazione.

Taglia

1) Barboni di taglia grande: dai 45 ai 60 cm (tolleranza in eccesso di 2 cm). Il Barbone grande è la versione ingrandita e sviluppata del Barbone medio, di cui conserva le caratteristiche.

2) Barboni di taglia media: dai 35 ai 45 cm.

3) Barboni nani: dai 28 ai 35 cm. Il Barbone nano deve avere l'apetto d'insieme di un Barbone medio ridotto, deve conservarne il più possibile le proporzioni e non presentare caratteristiche di nanismo.

4) Barboni toy: sotto i cm 28 (altezza ideale 25 cm). Il Barbone toy mantiene l'aspetto d'insieme del Barbone nano, con tutte le proporzioni, e risponde a tutte le esigenze dello standard. Non deve presentare caratteristiche di nanismo. Unica eccezione è che la cresta occipitale può essere meno accentuata.

Andatura

Vedi apparenze generali e attitudini.

Difetti

Anatomici e di tipo - Muso troppo sottile o appuntito, naso arcuato. Tartufo piccolo e insufficientemente aperto, o troppo grande. Mancanza di stop o stop troppo accentuato. Occhi troppo grandi o troppo piccoli, non abbastanza scuri o con luce rossa. Orecchie troppo corte, troppo strette o portate ripiegate. Il prognatismo è un difetto che va penalizzato secondo la gravità. I denti gialli causati da cimurro non costituiscono un difetto se sono correttamente allineati. L'allineamento difettoso o la mancanza di denti costituiscono un difetto che va penalizzato secondo la gravità; tutti gli incisivi, i canini e i molari devono essere presenti; la mancanza di un premolare (1 P1) non è penalizzata;mancanza di due premolari (2 P1): qualifica "eccellente"; mancanza di tre premolari (3 P1 oppure 2 P1 e 1 P2): qualifica "molto buona". Groppa spiovente. Arti posteriori troppo diritti. Arti troppo lunghi. Coda curvata sul dorso, troppo sottile o attaccata troppo bassa. Andatura fluida o allungata. Tartufo decolorato o maculato. Ladre. Pigmentazione generale insufficiente, depigmentazione delle palpebre, mancanza di pelo intorno agli occhi. Pelo rado o molle. Colore indeciso o non uniforme. è tollerato qualche pelo bianco sul petto. Soggetti di cattivo carattere, aggressivi o troppo nervosi. I soggetti con tracce di nanismo non possono ottenere la qualifica "eccellente". I segni più evidenti del nanismo sono: cranio globoso, mancanza della cresta occipitale, stop accentuato, occhi prominenti, muso appuntito, troppo corto o convergente, mandibola retratta, assenza di mento.

Eliminatori - Macchie bianche. Peli bianchi sulle zampe. Mantello non monocolore. Monorchidismo, criptorchidismo. Soggetti anuri. Speroni o tracce di speroni sugli arti posteriori. Enognatismo. Soggetti più alti di 62 cm. I soggetti la cui toelettatura non corrisponde allo standard non potranno essere giudicati in esposizioni e manifestazioni ufficiali (fin tanto che resteranno così) senza però essere squalificati per la riproduzione.

Nota

I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale, ben scesi nello scroto.



Il barbone è un re


Così era giudicato nei secoli scorsi e lo è ancora oggi.

Quali sono le sue caratteristiche

Sì è Lui, Principe incontrastato delle razze da Compagnia. Il Barbone. Definito una delle razze canine più intelligenti e di assoluta fedeltà. Dotato di grande coraggio e maestosità, continua a essere la razza più amata e allevata tra i cani da salotto. Il Barbone, come sappiamo, è tra le razze canine più antiche che si conoscano, lo troviamo in numerosi dipinti tra cui i più famosi sono i quadri della storia di “Patient Griselda” del Pinturicchio (1454-1513) esposto alla National Gallery di Londra, dove è raffigurato un piccolo barbone che osserva con sguardo fiero la sua amata Griselda. L’artista Martin de Vos (1541-1603) raffigura, in un quadro dipinto nel sedicesimo secolo, “Tobit e il suo cane". Sappiamo però che anche in tempi più remoti il Barbone era molto conosciuto, infatti furono ritrovate piccole statue risalenti all’epoca dell’imperatore Augusto nel 14 a.C.Non possiamo dimenticare gli innumerevoli racconti che raffigurano il mansueto temperamento e la grande docilità del Barbone ma, con carattere. In un episodio molto divertente si racconta del Barbone di Giuseppina Beauharnais quando ebbe il coraggio di addentare i polpacci del grande Napoleone Bonaparte!Una delle notevoli qualità del Barbone è quella di imitare quasi alla perfezione ciò che vede fare da altri, apprende con estrema facilità gli esercizi più disparati. Si dice che sia una delle razze più intelligenti e questa affermazione lo pone sicuramente fra le razze più interessanti.Alle qualità sopra accennate va aggiunta una sicura nota di bellezza e originalità: la prima in quanto si tratta di un cane ben costruito e grazioso, la seconda per la caratteristica toeletta alla lion che lo contraddistingue da oltre trecento anni dalle altre razze. Tornando ai nostri tempi, immaginiamo di avere di fronte a noi un esemplare di Barbone. Come già accennato, noteremo l’aspetto generale di un cane, costruito con particolare armonia che esprime un senso di eleganza e fierezza. Sicuramente però, il nostro sguardo sarà attratto dalla testa.La testa come sappiamo è l’elemento che più di altri indica la tipicità della razza e penso che, almeno il 25% del punteggio dato ad un soggetto in giudizio, sia da attribuire alla testa. Sono molti gli studiosi delle razze canine che asseriscono che la testa dice la razza, tra questi il prof. Giuseppe Solaro oppure, come descritto nel commento cinognostico e cinometrico allo standard del Barbone, e pubblicato nel 1959 sul nr. 113 di Rassegna Cinofila dell’ENCI, da Mario Scagni.In particolare, la tipicità della testa di un barbone, è data proprio dagli assi longitudinali superiori cranio-facciali quasi paralleli, leggermente divergenti. Gli occhi dalla forma a mandorla, la loro posizione, colore ed espressione che, come si diceva in precedenza sono sempre attenti, docili e vivaci. La lunghezza e la posizione dell’orecchio, che si deve trovare sulla linea di prolungamento, passante l’angolo temporale dell’occhio sino al profilo superiore del tartufo, il quale possiede un olfatto finissimo: organo indispensabile per la caccia e per la ricerca del tartufo.La testa del Barbone è ricoperta da una pelle fine e sottile, ben aderente alle ossa, che evidenzia una testa scolpita e cesellata, senza rughe e il collo senza giogaia. La pelle ricopre tutto il corpo seguendone le salienze, accompagnandone le sinuosità. Ricercata è la pelle ben pigmentata e di colorazione scura, nei bianchi molto simile al colore argento. Le proporzioni della testa (rispetto al tronco), unite alla direzione, al profilo leggermente arcuato del collo e al suo portamento, denotano un senso di grande distinzione. Il tronco, compatto, supera di poco l’altezza al garrese; il torace ben sviluppato e disceso sino al gomito, danno al Barbone una buona capacità respiratoria e di conseguenza una grande capacità lavorativa. Il profilo superiore, che va dal garrese alla groppa, è rettilineo e la coda attaccata alta sulla linea della groppa è inserita e portata in movimento a 45°. Gli arti e le spalle saranno ricoperti da muscoli lunghi e potenti in modo da dare una parvenza di “atleta naturale”. Tutto questo per produrre la tipica andatura elegante, leggera, e briosa, un poco saltellante, non deve mai dare la parvenza dell’andatura del cane da pastore e nemmeno del cane da caccia. Ricoperto dal tipico mantello ricciuto o cordato che in ogni caso è rigorosamente lanoso, elastico, compatto e resistente alla pressione della mano. E pensare che in Gran Bretagna, sino alla fine del 19mo secolo, la maggior parte dei Barboni di grande mole erano nella varietà cordata. Nel 1886 al Kennel Club Show, il BIS venne assegnato a un esemplare alto 53 cm. E con frange cordellate lunghe addirittura 59. Il più famoso grande mole cordato fu il Campione inglese Achille che, alto circa 59 cm. al garrese, aveva le corde lunghe addirittura 76 cm. Il mantello veniva lasciato crescere senza mai spazzolarlo, ma attorcigliandolo mediante l’ausilio di paraffina per aumentare la lunghezza della cordatura. Ora questi soggetti sono pressoché rarissimi. Dal 18 aprile 2007 lo standard del Barbone è stato aggiornato. Sono state apportate delle sostanziali modifiche, tra le quali il riconoscimento del colore Rosso fulvo che va ad aggiungersi al colore bianco, nero, marrone, grigio e albicocca in tutte le quattro taglie, e la misura minima del Toy, che non deve essere al di sotto dei 24 cm. (è tollerata la misura 23 se di altissima qualità, pena la squalifica). Per il grande mole la massima misura al garrese rimane quella di 60 cm., e nel caso in cui il soggetto in questione sia di eccezionale bellezza morfologica, può essere tollerata sino a 62 cm., ma assolutamente non oltre, pena la squalifica. A parte tutto questo, il Barbone è degno di essere riconosciuto nella sua interezza e per le sue qualità. Se per lui una comoda casa piena di cuscini dove appoggiare il muso, oppure da distruggere nei momenti di buon umore, è il regno ideale, non si trova comunque fuori posto in una povera casa di montagna o di campagna. La sua pazienza e la capacità di adattamento fanno di lui un cane pronto e adatto a qualsiasi genere di vita.Il Barbone è il cane ideale per la casa, è docile, gioca volentieri, è sempre desideroso di divertirsi e far divertire i suoi proprietari o amici che siano, oppure esprimendo una tristezza interrogativa non appena intuisce che è in corso una particolare e magari animata discussione. La sua personalità squisitamente sensibile fa sì che tutto questo termini il più in fretta possibile, con la sua simpatia e con i suoi gesti ironici, in particolare attirando l’attenzione su di sé, con la sua andatura e il suo saltellio accennato sulla punta delle dita e il codino verso, l’alto invitando le persone al gioco. Un vero Principe.


Bruno Nodalli


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