domenica 27 maggio 2007

Il mercato dei farmaci si allarga agli animali domestici

La notizia . Anche i cani soffrono di depressione e potranno essere curati. La Food and Drug Administration, l’ente che negli Stati Uniti vigila sull’efficacia e la sicurezza di cibi e farmaci e ne regola l’approvazione e l’immissione sul mercato, ha dato parere positivo alla vendita del Reconcile, un farmaco a base di fluoxetina, che serve a curare la depressione nei cani. Una pillola al sapore di carne, un po’ come i croccantini, che potrebbe aiutare il 17 per cento dei cani americani, tanti sembra siano i depressi; in numeri, circa 11 milioni di possibili pazienti. Le ricerche. Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha prodotto molti studi sui disturbi psichici degli animali domestici. Sull’ultimo numero della rivista Veterinary Therapeutics è stato pubblicato uno studio in cui sono stati descritti i sintomi della depressione canina: aumento dell’attività fisica, vocalizzazione esasperata e tendenza a distruggere gli oggetti del padrone indicano stati d’ansia; nei casi più gravi i disturbi psicologici possono anche dar luogo a manifestazioni neurovegetative come urinazione e defecazione incontrollate. Lo stesso studio ha anche valutato l’efficacia dell’uso del Reconcile su questi animali promuovendolo a pieni voti. Questo antidepressivo non è l’unico farmaco destinato a spopolare in veterinaria: per i cani obesi è già in commercio una pillola il cui principio attivo è il dirlotapide (nome commerciale Slentor) che serve a ridurre l’assorbimento di grassi; per i cani che soffrono il mal d’auto c’è invece il maropitant citrato (nome commerciale Cerenia) che aiuta a prevenire o sedare il senso di vomito. Ma attenzione. La terapia farmacologica non sempre è la soluzione per avere un cane in buona salute: prima di ricorrere a qualunque tipo di pillola magica è necessario che l’animale sia educato ad avere un corretto stile di vita ed un’alimentazione sana; in alcuni casi di depressione, inoltre, si consiglia spesso di far intraprendere agli animali una terapia comportamentale, o in alternativa o a supporto della terapia farmacologica. Un'acuta osservazione. Nelle case di un buon numero di americani, come argutamente ha dichiarato Edouard Launet, giornalista scientifico e scrittore francese, ci sarà nel cassetto delle medicine il Prozac per i genitori, il Ritalin per i figli e il Reconcile per il cane. Tutto questo, ovviamente, per il bene degli amati amici a quattro zampe.
Bibliografia. Sherman Simpson B et al. Effects of Reconcile (Fluoxetine) Chewable Tablets Plus Behavior management for Canine Separation Anxiety. Veterinary Therapeutics 2007; 8(1):18-31.
Emanuela grasso da Il Pensiero Scientifico Editore del Lun 7 Mag

Animali: a Roma Gioco Per Insegnare a Bimbi Ad Essere 'Bravi Padroni'

Roma, 8 mag . - (Adnkronos) - "Prendersi cura di un cane o di un gatto e' un atto di responsabilita'. Ed e' compito dell'Amministrazione pubblica cercare di assicurare la perfetta convivenza tra cittadini umani e non. Solo amando gli animali e rispettando regole elementari, ma necessarie, si potra' garantire una integrazione ottimale nella nostra citta', e si potra' offrire una migliore qualita' di vita ai nostri amici a quattro zampe. Per questo l'Ufficio Diritti Animali (Uda) del Comune di Roma ha voluto proporre 'Il Grande Gioco dell'Uda', rivolgendosi soprattutto ai piu' piccoli, affinche' imparino le regole base e cerchino di capire se sono dei bravi conduttori di cani e gatti". Lo dichiara Monica Cirinna', Delegata del Sindaco ai Diritti degli Animali (Uda).Il "Giorno del Gioco", si terra' mercoledi' 16 maggio a Roma, alle Terrazze del Pincio (piazza Napoleone I), dove l'Uda sara' presente dalla mattina alla sera con un suo stand, e distribuira', tra le altre cose, 'Il Grande Gioco dell'Uda'. "Con questa nostra iniziativa didattica - spiega Monica Cirinna' - i bambini, ma anche i piu' grandicelli, si divertiranno a conoscersi e a comportarsi con gli animali. Su un mega-tabellone variopinto con 21 caselle didattiche, si descrivono azioni giuste e sbagliate, per premiare o penalizzare i giocatori, a seconda che si rivelino piu' o meno conduttori ideali di un cane o di un gatto. Dal bonus per avanzare di una o due caselle per i piu' bravi, al ritorno al punto di partenza o allo stop di un turno per i piu' distratti"."Le domande riportate su alcune caselle del tabellone - continua la Delegata del Sindaco - testeranno la sensibilita' animalista dei giocatori. Potranno giocare da 2 a 6 persone che a turno, una volta lanciati i dadi, percorreranno il tabellone dal punto di partenza. Vince chi raggiunge per primo la casella 21. Un percorso ludico-didattico alla fine del quale il giocatore potra' imparare o capire meglio le azioni da compiere e quelle da evitare, nel momento in cui si prende cura di un cane o di un gatto. Il gioco - ha concluso - permettera' di scoprire come diventare conduttore e amico ideale dei cittadini non umani".
(Cal/Pe/Adnkronos)

Cani e gatti, ''sentinelle'' ambientali per i tumori

ROMA - Cani e gatti, insostituibili amici dell'uomo, sono anche preziose "sentinelle" per i cancerogeni ambientali . E dal momento che vivono giorno e notte con il loro padrone, un'attenzione maggiore alla loro salute potrebbe tornare utile anche al proprietario.Sempre piu' studi comparati hanno infatti riscontrato patologie simili tra uomo e animali domestici: le polveri sottili, le radiazioni, il fumo passivo e i tubi di scappamento sono tra i principali responsabili, oltre ai fattori genetici, della formazione dei tumori anche negli amici a quattro zampe.Dalla chirurgia specialistica alla crioterapia, dalla radioterapia alla chemioterapia, la veterinaria ha fatto intanto enormi progressi. Oggi, forse pochi lo sanno, anche per cani e gatti sono disponibili laser chirurgici ed una serie di presidi che aggrediscono il tumore sotto piu' fronti.DIAGNOSI PRECOCI - L'importante "e' agire in tempo - spiega Fabio Valentini, veterinario membro della European Society of Veterinary Oncology - molto prima che nell'uomo, perche' la vita di un cane o di un gatto e' molto piu' breve di quella umana, quindi anche le patologie evolvono con molta piu' rapidita'". A titolo di esempio, "basti pensare ad un linfoma non-Hodgkin, frequentissimo tumore negli animali ma anche nell'uomo: sotto terapia un cane puo' vivere massimo due anni. Nell'uomo, a parita' di condizioni - spiega il veterinario -, i tempi sono decisamente piu' lunghi".Il fattore temporale e' quindi fondamentale per una diagnosi precoce. Il proprietario di un animale deve saper quindi captare qualsiasi sensore. Il primo, ad esempio, puo' essere un'improvvisa e prolungata perdita di appetito.Un tempo, con una diagnosi di tumore, un cane o un gatto veniva soppresso. Oggi ci sono approcci terapeutici diversi."Il tumore - tiene a precisare il dottor Valentini - non e' 'curabile' o 'non curabile' ma va preso come una malattia 'cronica', con la quale l'animale puo' convivere ed avere, sotto adeguate terapie, una buona qualita' della vita. Anche nell'uomo ci sono varie patologie non curabili, ma grazie ad alcuni presidi farmacologici si puo' condurre comunque una vita dignitosa".PREVENIRE - E' la parola d'ordine anche per gli animali.Cosi', come una donna si sottopone abitualmente ad un pap-test e alla mammografia, un cane o un gatto in buona salute che ha superato i quattro anni deve fare un check up completo una volta l'anno: visita clinica, esami del sangue e delle urine, radiografie toraciche ed ecografie addominali.Va controllata anche l'obesita', nella prevenzione non solo dei tumori ma anche, tra l'altro, delle patologie cardiache.Cosi', secondo i principi del buonsenso, una corretta alimentazione e l'attivita' fisica sono regole d'oro.RAGGI ULTRAVIOLETTI - Avete un gatto bianco? Questi felini sono tra i piu' soggetti ai carcinomi squamosi, indotti dai raggi ultravioletti. Percio' sara' buona regola - come consiglierebbe un medico ad una persona con carnagione chiara - non far esporre al sole l'animale troppo a lungo e nelle ore piu' calde. Ci sono inoltre "predisposizioni di razza" di cui deve tener conto un proprietario di 'fido': levrieri e cani San Bernardo sono piu' soggetti ai tumori ossei. I boxer possono contrarre diversi tipi di tumori. I gatti in genere sono predisposti ai sarcomi iniezioni indotti: per questo, soprattutto nei felini, vaccini ed iniezioni devono essere fatti nello stretto necessario e sempre sotto indicazioni del veterinario.OCCHIO AL FUMO PASSIVO - Padroni con il vizio delle ''bionde'', pensate anche al vostro amico a quattro zampe, non solo per i tumori ma anche per le malattie respiratorie.Anche lui risente degli effetti del fumo passivo, cosi' come dei tubi di scappamento, a loro 'portata di naso'.LA STERILIZZAZIONE - Per i tumori mammari sia nei cani sia nei gatti e' consigliabile la sterilizzazione tra il primo ed il secondo calore, non oltre. Nei gatti il tasso di malignita' di un tumore mammario e' piu' elevato, quindi piu' il nodulo e' piccolo, maggiori saranno le possibilita' di intervenire in tempo. La palpazione rimane un'ottima regola per la prevenzione, esattamente come nell'uomo.DIAGNOSI SOFISTICATE E CHIRURGIA - Ecografie, radiografie, TAC (e la sua evoluzione TC Scan) e biopsie sono gli strumenti principali che oggi consentono una piu' precisa diagnosi della malattia. L'ago aspirato, ad esempio, e' la prima cosa da fare nel caso di un nodulo sospetto. La TAC e' disponibile da qualche anno in veterinaria ed e' fondamentale nell'oncologia perche' permette di vedere con precisione l'estensione di una massa tumorale e, alle volte, evita inutili interventi se l'animale non e' operabile.CHEMIOTERAPIA - Oggi ci sono farmaci rivoluzionari sia per uso umano sia veterinario. Cio' vuol dire meno effetti collaterali e maggiore possibilita' di aggredire la malattia. "Non bisogna demonizzare la parola 'chemioterapia' - afferma il dottor Valentini -, la quale d'altra parte non vuol dire altro che 'terapia con farmaco'. Anche un antibiotico - aggiunge - e' un chemioterapico". Purtroppo si associa a questo tipo di cure l'effetto devastante che i primi farmaci per la chemioterapia avevano sull'uomo: totale perdita di capelli, nausea, vomito, abbassamento dei globuli bianchi. "In veterinaria - aggiunge l'oncologo - i dosaggi dei farmaci sono anche piu' bassi e gli effetti collaterali sono minori e monitorizzabili".PRIMA DI TUTTO, IL BENE DELL'ANIMALE - "Possiamo curare - spiega l'oncologo - tumori attraverso chirurgie aggressive e demolitive (amputazioni, asportazioni di nasi e altri distretti anatomici), ma il proprietario deve capire che l'animale non ha coscienza dell'impatto sociale derivante dal ritrovarsi su tre zampe". Lui non si vergogna e si adatta in modo straordinario. L'importante e' sempre il bene dell'animale.EUTANASIA - Se il "dogma" di un buon oncologo dovrebbe essere "prolungare il piu' possibile la vita di un animale, nelle migliori condizioni possibili, senza scendere nell'accanimento terapeutico", puo' arrivare pero' il momento in cui non c'e' piu' niente da fare per il nostro amico a quattro zampe. "L'eutanasia - sottolinea il veterinario - e' l'ultimo gesto di bene per un animale che non ha piu' buone prospettive di vita". Tenerlo ancora con noi sarebbe solo un atto di egoismo.
(ANSA Mer 23 Mag)

lunedì 21 maggio 2007

Un collare GSM/GPS per i cani svedesi

In Svezia gli oltre 700 mila possessori di un cane potranno presto dormire sogni tranquilli, senza il timore che il proprio animale domestico possa smarrirsi . Petlink Development e M-Tech si preparano infatti a commercializzare un localizzatore GPS con modem GPRS integrato, sviluppato in modo specifico per controllare gli spostamenti del migliore amico dell'uomo. Grazie al servizio si potrà inviare un messaggio dal cellulare per ricevere, via SMS o MMS informazioni sulla posizione del proprio cane, oppure impostare degli allarmi automatici nel caso in cui l'animale dovesse oltrepassare i confini di una zona predefinita. Il servizio, disponibile in anteprima in questi giorni sul mercato svedese, sarà esteso in autunno anche in Danimarca e in Norvegia.
Da PuntoCellulare.it

Cani&Gatti nelle famiglie italiane


Cani e gatti, passione italiana, Amici

di famiglie numerose e single...cani e gatti amati sopratutto dalle famiglie meno abbienti e numerose, e dai single con meno di 30 anni. Lo rileva Consodata, la società del Gruppo Seat Pagine Gialle specializzata nei servizi per il marketing, sulla base di analisi condotte su un nutrito campione di famiglie italiane ed estratto dalla banca dati Lifestyle. Secondo la ricerca più della metà delle famiglie italiane, circa il 58,6%, ha un cane o un gatto con punte in Sardegna (72,5%), Veneto (65,5%), Toscana (66,5%), Friuli-Venezia Giulia (67,8%).Il reddito e la presenza di bambini non conta più di tanto, se non quando c’è un solo figlio che preferisce per lo più la compagnia di fido. Conta invece molto la semplicità e l’età, tant’è che cani e gatti sono più diffusi tra le famiglie numerose (oltre 5 componenti, 63,5%) e meno in quelle con figli minori (46,7%) o con un livello di istruzione elevato (laurea) del capofamiglia (47,2%). Fra i single in testa i giovani sino a 30 anni (attorno al 70%, sia per uomini e donne). Per quanto riguarda specificamente il possesso di cani l’analisi ha rilevato che anche in questo caso è solo questione di socialità, e non di reddito, tant’è che la presenza di un cane è più elevata nelle famiglie numerose ( 53,5%) e con redditi bassi (47% fino a 20 mila euro). Fido è vissuto come un allegro complice anche da chi non ama costrizioni o schemi. E infatti, fra i single la presenza di un cane è sì al di sotto della media (41,4% contro 44,4% medio), ma non per gli uomini e le donne sino a 30 anni (rispettivamente 63,1% e 56%).Per quanto riguarda i gatti questi sono più amati dalle donne - anche fra i single dove il gentil sesso raggiunge quota 41,4% con età tra i 30 e i 60 anni e 38,2% per le ultrasessantenni - e dai piccoli nuclei familiari. La loro presenza è infatti più elevata nelle famiglie poco numerose (single, 36,4%, e sino a 2 componenti, 34,9%), e più bassa in quelle con figli minori (23,6%). Mentre il livello di reddito non appare influire granché. Consodata ha infine rilevato le scelte delle famiglie italiane per l’alimentazione del proprio compagno a quattro zampe. Nel caso dei cani, le tradizioni e le premure resistono. E' infatti ancora solida la percentuale di 'padroni' che preparano in casa il cibo (31,3%) o che 'passano' gli avanzi (18%), mentre gli alimenti pronti superano di poco la metà dei casi. Diverso, il caso dell’alimentazione dei piccoli felini, che conferma un rapporto gatto-padrone di reciproca comodità. Più del 36% delle famiglie ricorre infatti a scatole di croccantini e alle scatolette (più del 33%), mentre il cibo fatto in casa e gli avanzi non superano il 31% dei casi.
AdnKronos


Animali: Aidaa, Ogni Anno 15mila Cani Uccisi In Combattimenti

ADN Kronos -Milano, 16 mag . - (Adnkronos) - Una strage. Sono 15mila i cani che in Italia vengono uccisi dal business dei combattimenti. Lo denuncia l'Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha elaborato i dati in base alle denunce e alle segnalazioni ricevute. Un fenomeno crescente e preoccupante che non accenna a diminuire, quello dei combattimenti clandestini in cui, annota l'Aidaa vengono utilizzati cani di grossa taglia, appartenenti alle cosiddette razze pericolose. Gli animali vengono tenuti in cattivita', alla catena e maltrattati in modo da far emergere il loro carattere aggressivo.Un fenomeno che riguarda almeno 15mila cani "che ogni anno trovano la morte non solo nei combattimenti clandestini ma anche in incontri 'impari' di allenamento, durante i quali cani di piccole dimensioni (gli stessi rapiti o appositamente allevati in canili lager) vengono usati come cavie, mandati a combattere contro i cani usati per i combattimenti, destinati quindi a morte certa. Quello dei combattimenti clandestini e' un fenomeno diffuso che nasconde anche attivita' strettamente legate alla malavita organizzata". (segue) (Red-Tog/Pn/Adnkronos)
Per ulteriori informazioni visita il sito di Adn Kronos

http://www.adnkronos.com/IGN/hp/

Più specie scompaiono, più malattie possono colpire l’uomo

Il Pensiero Scientifico Editore -Ven 18 Mag

Gli sconvolgimenti ambientali causati dall’uomo stanno portando alla scomparsa e all’estinzione di un sempre maggiore numero di specie . Questo, stando a diversi studi, potrebbe facilitare la diffusione tra gli uomini di malattie trasmesse da animali. Si prevede che entro il 2050 circa un quarto delle specie animali e vegetali oggi esistenti saranno estinte e chissà quante sono scomparse prima ancora di essere scoperte.

Nelle regioni temperate, molte sono state le malattie trasmesse all’uomo dagli animali domestici a partire dalla nascita delle prime fattorie: è il caso di morbillo, orecchioni, varicella, tubercolosi... Nelle regioni tropicali, invece, molte malattie sono state trasmesse da primati non umani, come l’AIDS dagli scimpanzè, perché pur non essendoci un contatto tanto stretto come quello con gli animali domestici, la barriera tra le specie era molto più debole a causa della vicinanza fisiologica e genetica.
In entrambe le regioni altre malattie sono state portate da piccoli mammiferi ed uccelli, basti ricordare la piaga della peste bubbonica portata dai topi, o la febbre del Nilo per la quale numerose specie di uccelli fungono da serbatoio. Di solito i patogeni animali vengono trasmessi da specie serbatoio a specie della stessa classe o a specie con cui sono a stretto contatto, che determinano un punto di arrivo per l’agente patogeno.

Il problema potrebbe sorgere nel momento in cui la riduzione del numero di specie esistenti porti ad una situazione in cui tutte le specie sono specie serbatoio e quindi l’incontro tra uomo e animale infetto è più probabile e aumentano le chances del salto tra specie. Il riscaldamento del pianeta, inoltre, aumenterebbe ulteriormente queste chances allargando le potenziali zone di interesse di animali quali ad esempio le zanzare, che diffonderebbero malattie a latitudini e altitudini fino ad ora "immuni".

Questo è solo un esempio di come un determinato atteggiamento da parte dell’uomo nei confronti del sistema in cui si è trovato a vivere abbia portato e porterà sempre più a ricadute pesanti per l’uomo stesso. La rottura di equilibri e di relazioni che hanno impiegato migliaia di anni per essere stabiliti non è senza conseguenze. Quando si parla di salute ambientale si parla anche di salute umana, in quanto l’uomo è una delle componenti dell’ambiente, non una esterna ad esso.

Fonte: Thompson A. Sick future as species disappear, human disease may spike.
Livescience 16 Maggio 2007 - Caterina Visco
Il Pensiero Scientifico Editore

Animali: Aidaa, a Milano Ogni Anno 7 Mln Da Elemosina Con Cani

Milano 19 mag . (Adnkronos) - Chiedere l'elemosina con un cane a Milano puo' essere un'attivita' molto redditizia, specialmente per chi la gestisce. In un anno, secondo le stime dell'Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente), i circa duecento mendicanti che operano nel capoluogo lombardo usando un 'richiamo' a quattro zampe realizzano un giro d'affari intorno ai 7 mn di euro, quasi 14 mld delle vecchie lire. Mediamente, informa l'Aidaa che ha elaborato le stime in base alle segnalazioni raccolte, ogni gruppo raccoglie quotidianamente fino ad oltre 600 euro (4-5 mendicanti), e "questo fa presumere che ogni giorno le circa 200 persone che mendicano con animali a Milano e provincia raccolgano elemosine per circa 20mila euro".In un anno, secondo l'Aidaa, arrivano complessivamente nella sola citta' di Milano a un giro di oltre sette milioni, "stima in difetto rispetto ai dati reali". Sono oltre cinquanta, continua l'Aidaa, i campi rom regolari ed abusivi censiti nella citta' di Milano ed altrettanti quelli che si trovano nei paesi della provincia del capoluogo Lombardo. In alcuni di questi campi, continua l'associazione, vengono allevati cani destinati poi al combattimento, "ma nella stragrande maggioranza vi e' la presenza di animali (specialmente cuccioli) destinati poi al racket della raccolta dell'elemosina". (Red-Tog/Col/Adnkronos)

sabato 12 maggio 2007

Cani, malattie infettive in aumento: è colpa del clima

ADN Kronos - Dom 6 Mag

Il generale aumento delle temperature che si è registrato negli ultimi anni stimola il diffondersi delle malattie infettive (specie quelle di cui sono portatori gli insetti), la permanenza delle stesse e il loro radicamento su territori in precedenza immuni. Un fenomeno che interessa in modo particolare lItalia, che si trova ai margini meridionali della zona temperata. E questa la conclusione cui sono giunti alcuni esperti che si sono riuniti a Roma per la CVDB - Canine Vector-Borne Diseases Interactive Video Conference, organizzata col sostegno di Bayer Healthcare. Lallarme del CVDB World Forum riguarda principalmente la diffusione della Leishmaniosi, una malattia trasmessa dai pappataci (o flebotomi) che colpisce il sistema immunitario e i vasi sanguigni, provocando spesso la morte precoce del cane. Nemmeno le moderne terapie, osservano gli esperti, sono in grado di eliminare completamente il parassita. Diffusa soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole fino ai primi anni 90, la malattia sta mettendo radici anche nelle regioni del Nord, in particolare Piemonte, Valle dAosta, Veneto e Lombardia. Unindagine sui casi clinicamente sospetti ha rivelato una positività della Leishmaniosi pari al 23,8%. Prendendo in esame campioni relativamente estesi (300-400 animali), nelle aree endemiche del Sud si registrano livelli di infezione tra il 20 e il 40%, mentre la percentuale relativa alle aree settentrionali varia tra l1 e il 10%. Lincidenza, ovvero il numero dei nuovi casi per anno, è del 10% circa nelle zone endemiche. Unaltro allarme arriva dalle zecche, responsabili di malattie come lEhrlichiosi, la Babesiosi, la Borrelliosi e lEncefalite da zecche che possono provocare danni irreparabili al sistema ematico ed articolare. E anche per queste patologie, gli esperti registrano una progressiva diffusione dalle tradizionali regioni tropicali e sub tropicali alle regioni con climi temperati e alle aree urbane. Qui però non è ancora noto se lespansione dei parassiti a diversi habitat geografici sia legata ai cambiamenti del clima o, più semplicemente, ai frequenti spostamenti degli animali che si trasmettono le zecche tra di loro. In ogni caso, i veterinari sono concordi nel sostenere che tutte queste sono malattie difficili da curare (in molti casi non vi è mai una guarigione completa del cane) ma anche da diagnosticare, e puntano quindi sulla prevenzione. Gli antiparassitari con azione repellente possono essere un valido aiuto per ridurre il rischio di trasmissione afferma Domenico Otranto, ordinario di Parassitologia e Malattie parassitarie presso la Facoltà di Medicina e Veterinaria di Bari - Non solo uccidono pulci e zecche, ma riducono la probabilità di punture da parte dei parassiti stessi. In uno studio da me condotto nel 2006 in collaborazione con lUniversità di Bari che ha coinvolto 630 cani ospitati in unarea urbana (Bari) e di unarea rurale (Ginosa) endemiche di Leishmaniosi continua Otranto - è stato dimostrato che, grazie al trattamento mensile con un agente antiparassitario repellente, che impedisce ai pappataci repulsi di pungere, abbiamo raggiunto una percentuale di protezione dalla Leishmaniosi di oltre il 90%.

(Adnkronos)

Animali: Aidaa, a Milano In 6 Mesi Rapiti 160 Cani Nei Parchi Cittadini

ADN Kronos - Sab 12 Mag, 13:22

Milano, 12 mag . - (Adnkronos) - Negli ultimi sei mesi sono 160 le segnalazioni da parte di cittadini milanesi e della provincia che hanno visto rapire cani specialmente all'interno dei parchi pubblici della citta'. La denuncia e' dell'Aidaa, l'associazione italiana difesa animali ed ambiente che parla anche di 396 casi di accattonaggio con l'uso di cani ed altri piccoli animali domestici raccolti e vagliati dall'Aidaa negli ultimi sei mesi a Milano.

Di questi, dice l'associazione, oltre 350 riguardano cani usati (e spesso drogati) da zingari rom che raccolgono l'elemosina nelle strade del capoluogo lombardo, nei mezzanini delle stazioni della metropolitana, in prossimita' di stazioni ferroviarie, vicino alle fermate dei tram ed ai supermercati. Le segnalazioni sono state raccolte dall'associazione dal mese di novembre ad oggi. Catalogate e verificate sono state poi fatte oggetto di un dossier inviato nei giorni scorsi alla Procura della repubblica di Milano. (segue)

(Red-Sef/Lr/Adnkronos)

martedì 1 maggio 2007

Cosa c'è dentro al cibo industriale che diamo ai nostri amici a 4 zampe?

Ma cosa c'è nella ciotola dei nostri amici ?

Beh, dipende...

Lo sapevate ? Le principali marche di cibo per animali sono crudelmente testate sugli animali stessi (a volte anche sulle mucche e sui polli... che controsenso...), come potete verificare nel sito della HSUS (Humane Society of the United States), che ha effettuato un'investigazione e sta chiedendo a una delle più grosse ditte di pet food al mondo di smetterla di vivisezionare animali per produrre il cibo che vende... Così stanno facendo dal 2001 anche la Uncaged inglese, ed anche la PETA (People for Ethical Treatment on Animals), le quali ci mostrano immagini agghiaccianti - già negli anni scorsi vi avevamo parlato di questo tema sul nostro sito. Altre pagine dalla Uncaged
Sapevate, inoltre, che la maggior parte delle marche commerciali oltretutto non sono un granchè a livello di qualità ? Come può essere che le percentuali di VERO CIBO siano così basse e, al contrario, siano così alte le percentuali di ingredienti "strani" e... vi siete chiesti come mai le scatolette siano piene di coloranti e conservanti ? Secondo voi Fido apprezza il cibo a seconda del colore che ha ?!?
Non è che stiamo dando spazzatura truccata da cibo nelle nostre ciotole ? Del resto, se fosse cibo sano, che bisogno ci sarebbe di fare vivisezione per testare il contenuto delle scatolette ?
Tanti marchi, infine, appartengono a multinazionali oggetto di boicottaggio da almeno vent'anni, a causa del loro comportamento non etico nei confronti della clientela, formata anche o soprattutto da bambini...
CIBO-SPAZZATURA NELLA CIOTOLA DI FIDO (ANSA, 2003) - Se sui piatti degli italiani arrivano spesso cibi adulterati e poco sicuri, ancora peggiori sono i prodotti messi nelle ciotole di cani e gatti: scarti di macello, ossa triturate, lische, teste di pesce, cereali ammuffiti, gusci di arachidi, scarti di agricoltura e zootecnia, piume, becchi ed una grande quantità di coloranti, antiossidanti pericolosi, conservanti, sapori artificiali, gomma. Insomma, ''pochi consumatori sanno che rischiano di avvelenare il proprio amici a quattro zampe somministrandogli ogni giorno simili porcherie''. A lanciare l' allarme sono Stefano Apuzzo e Edgar Meyer nell'opuscolo ''Fido non si fida'' (Stampa Alternativa). L' industria alimentare per animali da compagnia, secondo gli autori dell' opuscolo, ''prospera sugli avanzi dei processi di ripulitura della carne per consumo umano. Prassi comune, per prevenire ulteriori deterioramenti, è conservare grassi già rancidi con soluzioni chimiche quali idrossianisolo, butilato-idrossi-toluene butilato ed altri. Sono questi grassi, contenuti in molti prodotti secchi ed in scatola, che esalano odori sgradevoli quando si apre la confezione''. Ma nei cibi industriali per cani e gatti è stato rintracciato perfino un antiossidante, molto simile al defoliante usato dagli americani in Vietnam. Emblematica riguardo alle scatolette di cibo ''spazzatura'' e' un' indagine epidemiologica sullo stato di salute di cani e gatti alimentati con normali cibi industriali. Sono stati presi in esame 500 gatti, suddivisi in colonie e tenuti sotto osservazione per 15 anni. Inizialmente, alimentandoli solo con cibi industriali (prevalentemente croccantini), si è evidenziato un tasso di mortalita' del 30% dovuto ad insufficienza renale, cancro renale e cancro epatico. Successivamente, è stata mescolata carne fresca alle scatolette ed ai croccantini: il risultato è che la mortalità per le cause prima citate è calata al 15%. Passati infine alla sola carne fresca, la mortalità è scesa al 5%. Passando quindi in rassegna prodotti e marchi naturali e biologici per cani e gatti, con una lettura critica delle etichette: dai croccantini ai prodotti in scatoletta, tutto rigorosamente bio ed i prezzi ''equivalgono a quelli di fascia medio-alta industriali, ritenuti, a torto, i migliori''.

Marche di cibo non testato su animali (reperibili in Italia):
Amì Cat/Dog, Almo Nature, Amway, Affinity (Ultima, Brekkies, Cat Chow/Dog Chow, ecc - attenzione a non fare confusione con Purina: Affinity ha un logo con un bollino arancione), Bao/Mao (solo umido, marca Esselunga), Bull/Fufi (marca Conad), Butcher's, Crancy, Gimborn GmbH, Iper, Miglior Gatto/Miglior Cane, Meradog Tiernahrung GmbH, Monge (Le Chat, Le Chat Paté, Special Dog, Gemon, Gran Bontà, Gran Bontà Delizie dello Chef, Simba, Artù, Moustache, Leo Buon cibo, Rudy), Natural Life Pet Food, Nova Foods (Trainer, Fitness Trainer, Ok Dog, Class Preference Dog, Feline Trainer, OK Cat, Class Preference Cat), Pappadrin, Ronnie (marca Coop), Winner Cat/Winner Dog Arovit (solo cibo umido, LD Market). Infine, Burns e Yarrah (facilmente acquistabili via internet da siti italiani).


Altre marche, non reperibili nei negozi in Italia ma reperibili via Internet all'estero:
Alpha, Amoré Pet Services Inc., Animal Foods Services, Arden Grange Pet Foods, Assisi "Pet" Care, Azmira Holistic Animal Care, Berties, Denes Dinamyte, Dodson & Hurrell, Chudleys Evanger's Dog and Cat Food, Europa Pet Foods, Halo purely for pets, HappiDog Pet Food, Hi-Life Holistic Blend, Fromm Family Foods, Luposan Marks & Spencer, Natural Life Pet Products, NatureDiet Pet Foods, Oscar Pet Foods, Pascoe's Organic Raw Advantage, Pero Foods, Solid Gold Suma Wholefoods, Three Dog Bakery, Top Number, Trophy Pet food, Vegecat, Vegedog, Veggiepet Vitalin, Wackidog, Wafcol, Wagg, Webbox, Wysong Professional Diets


Marche provenienti da ditte che testano su animali per produrre il petfood:
Alpo, Arthur's Bonio, Winalot, Bounce, Cesar, Chappi, Choos Edward Baker, Eukanuba, Felix, Fido, Friskies, Frolic, Hill's Science e Prescription Diet, Iams, Kitekat, Nutro, Pedigree Pal, Progres Bayer (Pro Gres ecc), Purina (One, Pro Plan ecc), Royal Canin, Sheba, Spillers, Whiskas.
[fonti per la ricerca effettuata: PETA USA, Uncaged UK, Asanda España, SNDA France, Borta Suisse, MassacreAnimal, Canada, "Guida ai prodotti non testati su animali" di A. De Paola, ed. Cosmopolis, 2001 e attraverso mail inviate da noi ad alcune delle ditte citate]

Articolo in versione integrale sul sito:http://www.dogwelcome.it/cibo_cani_pet_food2.htm

Educazione cinofila, dog & cat sitting, pensione in famiglia

CORSI DI EDUCAZIONE PER CUCCIOLI DAI 2 AGLI 8 MESI

Il corso base prevede l'insegnamento di esercizi quali: seduto, terra, resta, richiamo, lascia quello che hai in bocca, condotta al guinzaglio senza tirare, attenzione, controllo dell'iniziativa. Inoltre, al proprietario verranno fornite informazioni utili a saper decifrare ogni comportamento del proprio animale.

Per informazioni scriveteci una email cliccando sul cagnolino a sinistra.


PER TUTTI COLORO CHE CI SCRIVONO RICORDIAMO CHE NON RISPONDIAMO A DOMANDE INERENTI PROBLEMI DI SALUTE DEL CANE, PERCHE' NON SIAMO VETERINARI. GRAZIE.


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