lunedì 21 maggio 2007

Più specie scompaiono, più malattie possono colpire l’uomo

Il Pensiero Scientifico Editore -Ven 18 Mag

Gli sconvolgimenti ambientali causati dall’uomo stanno portando alla scomparsa e all’estinzione di un sempre maggiore numero di specie . Questo, stando a diversi studi, potrebbe facilitare la diffusione tra gli uomini di malattie trasmesse da animali. Si prevede che entro il 2050 circa un quarto delle specie animali e vegetali oggi esistenti saranno estinte e chissà quante sono scomparse prima ancora di essere scoperte.

Nelle regioni temperate, molte sono state le malattie trasmesse all’uomo dagli animali domestici a partire dalla nascita delle prime fattorie: è il caso di morbillo, orecchioni, varicella, tubercolosi... Nelle regioni tropicali, invece, molte malattie sono state trasmesse da primati non umani, come l’AIDS dagli scimpanzè, perché pur non essendoci un contatto tanto stretto come quello con gli animali domestici, la barriera tra le specie era molto più debole a causa della vicinanza fisiologica e genetica.
In entrambe le regioni altre malattie sono state portate da piccoli mammiferi ed uccelli, basti ricordare la piaga della peste bubbonica portata dai topi, o la febbre del Nilo per la quale numerose specie di uccelli fungono da serbatoio. Di solito i patogeni animali vengono trasmessi da specie serbatoio a specie della stessa classe o a specie con cui sono a stretto contatto, che determinano un punto di arrivo per l’agente patogeno.

Il problema potrebbe sorgere nel momento in cui la riduzione del numero di specie esistenti porti ad una situazione in cui tutte le specie sono specie serbatoio e quindi l’incontro tra uomo e animale infetto è più probabile e aumentano le chances del salto tra specie. Il riscaldamento del pianeta, inoltre, aumenterebbe ulteriormente queste chances allargando le potenziali zone di interesse di animali quali ad esempio le zanzare, che diffonderebbero malattie a latitudini e altitudini fino ad ora "immuni".

Questo è solo un esempio di come un determinato atteggiamento da parte dell’uomo nei confronti del sistema in cui si è trovato a vivere abbia portato e porterà sempre più a ricadute pesanti per l’uomo stesso. La rottura di equilibri e di relazioni che hanno impiegato migliaia di anni per essere stabiliti non è senza conseguenze. Quando si parla di salute ambientale si parla anche di salute umana, in quanto l’uomo è una delle componenti dell’ambiente, non una esterna ad esso.

Fonte: Thompson A. Sick future as species disappear, human disease may spike.
Livescience 16 Maggio 2007 - Caterina Visco
Il Pensiero Scientifico Editore

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