mercoledì 21 gennaio 2009

I test attitudinali per i cuccioli

Le ricerche sullo sviluppo del cucciolo dal punto di vista comportamentale sono iniziate negli Stati Uniti, alcuni decenni addietro. L’impulso è nato dalle analogie possibili con lo sviluppo del bambino, di cui si è occupato lungamente il Prof. J. P. Scott, e dalla selezione ed addestramento del cane per la conduzione delle persone ipovedenti o non vedenti, di cui si può a ragione considerare “pioniere” Clarence Pfaffenberger.
Le osservazioni compiute dai due studiosi hanno completamente rivoluzionato le conoscenze sullo sviluppo dell’intelligenza del cucciolo e sulle possibili applicazioni della sua superiore attitudine all’apprendimento.

La socializzazione del piccolo comincia già all'interno della cucciolata

Non è certo questa la sede per dilungarsi sugli enormi vantaggi e le molteplici applicazioni delle scoperte innovative che ho ricordato, ma bisogna sapere che al “Guide Dog for the Blind Inc.”, di Saint Raphael (California), dove all’inizio della selezione ed addestramento riuscivano nell’impresa solo 9 soggetti su 100 (anni ’40 e ‘50), si raggiunse negli anni ’60 la stupefacente percentuale di successi del 94 %.
Sì, avete capito bene, proprio il 94 %! In termini molto semplici su cento cuccioli della razza Pastore tedesco, che iniziavano il Programma di addestramento per conseguire un giorno il brevetto di Cane-Guida, ben 94 raggiungevano lo scopo.
Definire questi risultati eccezionali significa evidentemente sminuirli.
E’ facile intuire che le nuove conoscenze conseguite dovevano avere un’importanza veramente cruciale.
L’argomento è strettamente collegato a quel “miraggio” che oggi si può considerare la selezione attitudinale; in un’era in cui l’eccessiva uniformità dei patrimoni genetici viene finalmente riconosciuta come negativa, sotto diversi punti di vista, e le tare ereditarie imperversano, in cui la rusticità in certe specie e razze animali si è quasi del tutto persa.
Ebbene la domanda che ci interessa è: come si può sviluppare l’intelligenza del cucciolo e, nel contempo, predisporla all’apprendimento, anche nelle fasi successive di sviluppo (periodo giovanile ed età adulta)? La risposta: riuscendo a scoprire la vera natura del singolo cucciolo, il suo livello di dominanza, la sua attitudine alla socializzazione, con i simili e gli esseri umani, e raccogliendo una serie di osservazioni sulle reazioni dell’animale alle nostre sollecitazioni.
In una fase successiva si tratta di correggere certi “difetti”, pronti a modificare opportunamente il proprio modo di reagire nelle diverse situazioni, intervenendo quando è necessario, nel rispetto della vera natura del soggetto (educazione ed addestramento).

QUALITA' E DIFETTI
Sviluppare le qualità ridimensionando i difetti, proprio quello che la mamma cagna avrebbe sicuramente saputo fare, in stretta collaborazione con il Capo branco
Il segreto è, quindi, avere parametri di valutazione delle caratteristiche proprie dell’individuo “cucciolo”, che abbiano valore oggettivo e, di conseguenza, offrano un quadro d’insieme delle potenzialità e di quello che sarà il comportamento dell’animale da adulto.
Come sottolinea il Prof. William E. Campbell, nell’opera da lui dedicata ai Disturbi del comportamento del cane (Behavior problems of dogs, 1975. American Veterinary Pubblication Inc.): “L’amore a prima vista vende più cuccioli di qualsiasi altra considerazione da parte di allevatori e commercianti di animali”.
In estrema sintesi questo significa che, se non viene attuata alcuna selezione attitudinale e si ignorano o si sottovalutano i test attitudinali, il cane problema (problem dog) alla fine può sempre capitare a chiunque.
In effetti un soggetto molto dominante non può essere affidato a persone inesperte; non si può introdurre un soggetto iperattivo in una famiglia con abitudini di vita sedentarie; non si può più perdere l’occasione di stabilire un legame veramente profondo, avendo con sé il cucciolo nel cosiddetto “Periodo della paura”, tanto importante quanto trascurato.
Il rimedio in tutti questi casi consiste nell’uso abituale di quelli che abbiamo già definito Test attitudinali per il cucciolo; serie di prove molto semplici da effettuare, che in California hanno costituito la base delle ricerche e dei successi di Scott e Pfaffenberger.

I TEST ATTITUDINALI
I test attitudinali devono essere realizzati in un momento molto particolare, che è stato fissato al 49.mo giorno di vita; il perché della scelta obbligata risiede nell’improvviso cambiamento nella risposta agli stimoli esterni che il giovanissimo animale subisce indipendentemente da età, razza e sesso, proprio dopo quel giorno fatidico. Il fenomeno va messo in relazione con la maturazione del Sistema nervoso centrale, che nella specie in questione prosegue attivamente dopo la nascita; l’incremento della sensibilità acustica e visiva si manifesta proprio a ridosso di quello che, a ragione, viene quindi definito giorno critico (49.mo).
La conseguenza più sorprendente di questo evento “chiave” nello sviluppo comportamentale del soggetto, è un cambiamento netto nell’insieme delle risposte agli stimoli esterni, così evidente a volte da far temere che sia ammalato. Stimoli che fino a quel momento risultavano ben tollerati (ad. es. rumori particolari o persone sconosciute), improvvisamente possono evocare paura o addirittura terrore.
Il fenomeno è rilevabile durante l’ottava, nona e decima settimana di vita che, nell’insieme, vengono definite eloquentemente Periodo della paura; il bisogno del cucciolo di rassicurazione e di una “guida” è così forte in questa fase della crescita, da rendere insostituibile l’eventuale intervento umano. Certe conoscenze sono quindi essenziali per favorire lo sviluppo migliore della consapevolezza di sé e della fiducia nei propri mezzi del giovanissimo animale, insostituibili anche nella specie che ci interessa
Il momento ideale per portare il cucciolo nella sua nuova residenza è intorno al 49.mo giorno dopo la nascita, perché la presenza accorta e consapevole della persona, o della famiglia, che ha deciso di adottarlo, permette di instaurare proprio nel periodo della paura un rapporto affettivo così “profondo”, rispetto a quello che sarebbe stato, da non consentire paragoni.

IN ITALIA....
Il ritardo nella diffusione nel nostro paese delle conoscenze indispensabili per l’educazione e l’addestramento del cucciolo nelle prime 12-16 settimane di vita, è tanto sorprendente quanto inspiegabile. Del resto la maggior parte delle persone che hanno un cucciolo o un cane adulto, e purtroppo molti allevatori, ancora credono e sostengono che il cane va educato ed addestrato da adulto.
Eseguendo i test si possono mettere in evidenza le caratteristiche individuali relativamente a:
- attitudine alla socializzazione (social attraction)
- attitudine a seguire (following)
- tolleranza del contenimento forzato (restraint)
- dominanza sociale (social dominance)
- dominanza nel sollevamento (elevation dominance)
- attitudine al riporto (retrieving)
- sensibilità tattile (touch sensivity)
- sensibilità acustica (sound sensivity)
- sensibilità visiva (sight sensivity)


ESEGUIRE I TEST
L’esecuzione dei test consente di fare previsioni molto accurate su quello che sarà il comportamento del cucciolo da adulto, in relazione alle condizioni che troverà nella sua nuova residenza ed al tipo di utilizzazione cui, eventualmente, sarà destinato.
Quando le osservazioni vengono condotte su un numero significativo di discendenti di un riproduttore particolare, i risultati offrono, a chi è in grado di apprezzarne il valore, elementi fondamentali per una più accurata valutazione del potenziale di una particolare linea di sangue, rispetto alle altre e, quindi, l’opportunità di realizzare da quel momento in poi una più approfondita selezione attitudinale.
E’ l’uso sistematico dei test che ha consentito di elevare la percentuale dei cuccioli che un giorno acquisivano il Brevetto di “Cane Guida” dal 9 % (inizio della selezione) al 94 % (Guide Dog For The Blind, vedi link sul sito, alla pagina: la Scuola americana.)

NEL CONCRETO...
La descrizione che segue ripropone in veste integrale i test elaborati da Joachim e Wendy Volhard; la loro versione nasce dall’integrazione di quelli studiati precedentemente da Clarence Pfaffenberger (Guide Dog For The Blind) con i test di Campbell. Questi ultimi stabiliscono l’orientamento generale del cucciolo nei confronti delle persone (bambini ed adulti) con sorprendente accuratezza e, di conseguenza, permettono di valutare preventivamente la maggiore o minore disponibilità del soggetto in osservazione ad accettare un giorno gli esseri umani -uno in particolare o tutti i componenti del nucleo familiare- come Leader (humane leadership).
Applicando le diverse prove si dà un punteggio da 1 a 6, o da 1 a 5, a seconda della risposta del cucciolo. Integrando i punteggi ottenuti (valutazione dell’insieme dei test) si arriva alla fine ad avere un quadro piuttosto dettagliato del soggetto e delle sue potenzialità come animale di famiglia (Companion Dog), dal punto di vista dell’obbedienza e delle eventuali utilizzazioni (protezione civile, nuclei cinofili, etc.).
I test vanno eseguiti in un’area predisposta allo scopo, che deve essere sconosciuta per il cucciolo e protetta da qualsiasi distrazione esterna; bisogna manipolare il piccolo sempre con una certa delicatezza, senza parlare (sollecitazione, elogio) e senza dare alcuna importanza all’eventuale pipì o popò che, comunque, vanno sempre rimossi prima del test successivo. L’esecutore del test deve essere sconosciuto.


L' ATTRAZIONE SOCIALE
Per il primo test (attrazione sociale) il cucciolo viene sistemato al centro dell’area prescelta; subito ci si porta a distanza di circa 5 metri, nella direzione opposta rispetto al punto da cui si è entrati. Bisogna inginocchiarsi e battere le mani, cercando di attrarre a sé l’animale.
Il test mette in evidenza il grado di attrattività sociale del soggetto (social attraction), la fiducia o la dipendenza. I risultati possibili sono
- viene subito con la coda su, salta, morde le mani. Punti = 1
- viene subito, coda su, salta addosso, lecca le mani. P = 2
- viene subito, coda su. P = 3
- viene subito, coda giù. P = 4
- viene con esitazione, coda giù. P = 5
- non viene. P = 6


IL SEGUIRE
Ci si alza in piedi e ci si allontana dal cucciolo, con passo normale. Al momento di muoversi bisogna accertarsi che il cucciolo ci veda.
Il test mette in evidenza il grado di attrazione sociale del soggetto in osservazione. Quando non seguono evidenziano un elevato grado di indipendenza. I risultati possibili sono:
- segue con sollecitudine, coda in su, viene tra i piedi e li morde. P =1
- segue con sollecitudine, coda in su, viene tra i piedi. P = 2
- viene con sollecitudine, coda su. P = 3
- viene con sollecitudine, coda giù. P = 4
- viene con esitazione, coda giù. P = 5
- non viene o si allontana. P = 6


IL CONTENIMENTO
Bisogna abbassarsi e rotolare con gentilezza il cucciolo sul dorso, tenendolo in posizione con una mano per almeno 30 secondi.
Il test evidenzia la tendenza dominante o sottomessa del soggetto e la capacità di sopportare lo stress dell’essere dominato, socialmente o fisicamente. Punteggio:
- si ribella con decisione, attacca e morde. P = 1
- si ribella con decisione ed arriva addosso. P = 2
- prima accetta poi si ribella, ma si calma con il contatto visivo. P = 3
- si ribella ma subito si calma. P = 4
- non si ribella. P = 5
- non si ribella ed evita il contatto visivo. P = 6


LA DOMINANZA SOCIALE
Inginocchiati alle spalle del cucciolo lo si accarezza gentilmente, dalla testa alla groppa; si continua ad accarezzare finché non si ottiene una risposta rilevabile. Il test da indicazioni sul grado di accettazione della dominanza sociale; il cucciolo può dominare saltando addosso e mordendo le mani, o può dimostrarsi indipendente e allontanarsi. Punteggio:
- salta addosso, ringhia e morde. P = 1
- salta addosso. P = 2
- cerca di salire in braccio e lecca il viso dell’operatore. P = 3
- scodinzola vistosamente e lecca le mani. P = 4
- si rotola sul dorso e lecca le mani. P = 5
- si allontana e rimane a distanza. P = 6


IL SOLLEVAMENTO
Ci si deve abbassare per poter sollevare da terra il cucciolo, prendendolo sotto la pancia, con le dita intrecciate ed i palmi rivolti verso l’alto; deve essere tenuto a qualche centimetro dal suolo per 30 secondi. Il test mette in evidenza il grado di accettazione della dominanza, quando l’animale si ritrova privo del controllo dei movimenti. Punteggio:
- si ribella con molta determinazione, ringhia, morde. P = 1
- si ribella con determinazione. P = 2
- non si ribella ma si rilassa. P = 3
- si ribella ma subito si calma e lecca le mani. P = 4
- non si ribella e lecca le mani. P = 5
- si terrorizza. P = 6


IL RIPORTO
In piedi alle spalle del cucciolo bisogna attrarne l’attenzione, appallottolando alcuni fogli di giornale. Quando il cucciolo si accorge di quello che sta’ succedendo la palla di carta gli va lanciata davanti al muso, a circa 1 metro e mezzo di distanza. Il test consente di valutare l’attitudine al lavoro con gli esseri umani. Punteggio:
- raggiunge l’oggetto, lo prende in bocca e si allontana. P = 1
- raggiunge l’oggetto, rimane nei pressi. P = 2
- raggiunge l’oggetto, lo preleva e va dall’operatore. P = 3
- raggiunge l’oggetto, non lo preleva, va dall’operatore. P = 4
- si dirige verso l’oggetto ma subito perde l’interesse. P = 5
- non si interessa all’oggetto. P = 6


LA SENSIBILITA’ TATTILE
Si prende tra le dita la pelle dello spazio interdigitale di un arto anteriore e si esercita una compressione progressiva; nel contempo si conta da 1 a 10, fermandosi non appena l’animale ritrae la zampa o mostra dolore.
Il test mette in evidenza il grado di sensibilità tattile del soggetto. Punteggio:
- la risposta arriva dopo 8-10 secondi. P = 1
- la risposta arriva dopo 6-7 secondi. P = 2
- dopo 5-6 secondi. P = 3
- dopo 2-4 secondi. P = 4
- dopo 1-2 secondi. P = 5


LA SENSIBILITA’ ACUSTICA
Si mette il cucciolo al centro dell’area; l’esecutore del test o un collaboratore devono produrre per due volte un rumore acuto, come quello che si determina percuotendo una padella con un cucchiaio. Il test mette in evidenza il grado di sensibilità acustica. Punteggio:
- è interessato al suono, lo localizza e si dirige verso la fonte
abbaiando. P = 1
- è interessato, lo localizza ed abbaia. P = 2
- è interessato, lo localizza, mostra curiosità e si dirige verso il suono.
P = 3
- è interessato e localizza la fonte. P = 4
- guaisce, arretra e si nasconde. P = 5
- ignora il suono. P = 6


LA SENSIBILITA’ VISIVA
Si posiziona il cucciolo al centro dell’area e, dopo aver appallottolato e legato con una corda un asciugamano abbastanza grande, lo si lancia di fronte all’animale a distanza di circa un metro e mezzo. Il test evidenzia la presenza, o l’assenza, di una risposta che denoti intelligenza di fronte ad oggetti sconosciuti. Punteggio:
- lo vede, attacca e morde. P = 1
- lo vede ed abbaia, coda su. P = 2
- guarda con interesse e tenta di “investigarlo”. P = 3
- lo guarda, abbaia con coda giù. P = 4
- scappa e si nasconde. P = 5


I RISULTATI
I cuccioli che hanno soprattutto P = 1 sono estremamente dominanti ed aggressivi. Resistono al tentativo di affermare la leadership umana, così strenuamente da dover essere affidati solo a persone molto esperte. La loro migliore utilizzazione è nei nuclei cinofili delle forze dell’ordine.
I cuccioli che hanno soprattutto P = 2 sono dominanti e sicuri di sé. Possono mordere se la situazione li stimola opportunamente; accettano l’uomo come guida, ma questo deve avere un atteggiamento fermo e consistente. Certamente non si addicono alle persone miti o esitanti; in mani esperte possono arrivare ad esprimere il massimo del potenziale nel lavoro.
I cuccioli che hanno prevalentemente P = 3 nel punteggio, sono espansivi e molto amichevoli; si adattano molto bene alle situazioni in cui ricevono un buon addestramento ed esercizio fisico in quantità adeguata. Il temperamento è molto flessibile e, quindi, si inseriscono facilmente in qualsiasi tipo di ambiente, ammesso che vengano educati opportunamente.
I cuccioli che hanno soprattutto P = 4, sono molto facilmente adattabili e controllabili; la loro natura sottomessa fa sì che siano sempre alla ricerca della leadership della propria “guida”. Facili da addestrare ed eccellenti con i bambini, risultano in parte carenti dal punto di vista della fiducia in sé; ideali come cani di famiglia. Sono meno espansivi dei precedenti (P = 3), ma si dimostrano gentili e molto affezionati.
I cuccioli che hanno prevalentemente P = 5 sono molto sottomessi e carenti riguardo la fiducia in sé. Si legano alle persone, ma hanno molto bisogno di compagnia (companionship) e di incoraggiamento per esprimere sé stessi. Se non vengono educati opportunamente crescono timorosi o molto timorosi (shy dog). Dovrebbero quindi essere affidati a persone con carattere piuttosto stabile e vita ben strutturata, dotati di pazienza e non troppo esigenti; ideali per le coppie di anziani.
I cuccioli che hanno prevalentemente P = 6 sono molto indipendenti e non sono interessati al rapporto con gli umani. Da adulti non dimostrano affetto ed hanno poco bisogno della nostra compagnia. E’ raro che i cuccioli che hanno avuto l’opportunità di socializzare con i fratelli e le sorelle diano questi risultati, ma certe razze nordiche mostrano un simile livello di indipendenza piuttosto frequentemente.
Per la maggior parte dei proprietari un buon “compagno di vita” (companion animal, pet) dovrebbe essere scelto nel gruppo dei prevalentemente P = 3 o P = 4.
I soggetti che mostrano una combinazione di P = 1 e P = 2 hanno bisogno di essere affidati a proprietari esperti, in grado di far emergere con l’educazione e l’addestramento il meglio del loro potenziale.

Autore: Franco Scarsella

Educazione cinofila, dog & cat sitting, pensione in famiglia

CORSI DI EDUCAZIONE PER CUCCIOLI DAI 2 AGLI 8 MESI

Il corso base prevede l'insegnamento di esercizi quali: seduto, terra, resta, richiamo, lascia quello che hai in bocca, condotta al guinzaglio senza tirare, attenzione, controllo dell'iniziativa. Inoltre, al proprietario verranno fornite informazioni utili a saper decifrare ogni comportamento del proprio animale.

Per informazioni scriveteci una email cliccando sul cagnolino a sinistra.


PER TUTTI COLORO CHE CI SCRIVONO RICORDIAMO CHE NON RISPONDIAMO A DOMANDE INERENTI PROBLEMI DI SALUTE DEL CANE, PERCHE' NON SIAMO VETERINARI. GRAZIE.


Realizziamo ritratti del vostro animale preferito. Potete vederne qualche esempio qui. Contattateci per maggiori informazioni.


Eseguiamo anche traduzioni di documenti da e nelle lingue seguenti : inglese-italiano-francese.

Traduzioni assicurate da un traduttore professionista laureato. Qualità e professionalità garantite.

Contattateci per un preventivo gratuito.