venerdì 20 aprile 2007

Valutazioni sul cucciolo

Dopo aver sinceramente valutato quali siano le motivazioni che ci spingono ad accogliere un cane nella nostra casa, è giunto il momento di decidere che tipo di cane vogliamo.Pur non potendo prescindere dalle emozioni che qualsiasi cucciolo inevitabilmente ci suscita, o da personali preferenze estetiche, riteniamo doveroso proporre una riflessione sulla concordanza fra le nostre esigenze e quello che il cucciolo diventerà quando sarà adulto.Un cane di razza ha una personalità adulta più prevedibile rispetto ad un cane fantasia. Naturalmente, se si conoscono i genitori e l'allevatore del cucciolo meticcio il rischio è attenuato. Altrimenti, sarebbe meglio chiedere una consulenza, se non si è degli esperti.Le informazioni sul temperamento delle razze sono spesso " di parte " (libri scritti dagli allevatori stessi) o tratte da standard generici che dicono in realtà poco o niente. Sarebbe più opportuno parlare con chi ha esperienza quotidiana con cani diversi e nessun pregiudizio o interesse (ad es. i veterinari). Il metodo più diffuso per costruire i profili di personalità delle varie razze ci viene da B. e L. Hart, tramite la combinazione di 3 caratteristiche principali:aggressività, reattività (eccitabilità, prontezza di reazione agli stimoli), addestrabilità. Se ad esempio volete un cane da coccolare senza problemi di atteggiamento di dominanza, evitate i cani da guardia e da difesa e orientatevi possibilmente su una femmina. Siete costretti ad assentarvi per esigenze quotidiane diverse ore da casa e avete bisogno di un compagno autonomo, che possa restare da solo per periodi abbastanza lunghi? In questo caso i cani da guardia, ed in particolare le razze nordiche fanno per voi, a patto di prevedere qualche sacrificio in più per educarli ed evitare la dominanza.I cani da pastore sono cani da lavoro, vigili e reattivi. Questo vuol dire che apprendono facilmente e altrettanto velocemente si annoiano. Non sono i compagni adatti per chi lascia il cane a se stesso o è semplicemente una persona pigra. Famiglia numerosa e caotica? Bisogno di consolazione dopo un lutto o una separazione? Se vi riconoscete in una di queste definizioni, optate per un cane placido che sia in grado di sopportare lo stress. A volte le persone preferiscono prendere un cane già adulto, per avere subito un compagno più posato, che non produca danni in casa, distruzioni in giardino. Ciò è particolarmente vero per le persone anziane. In questi casi è utile la consulenza di un esperto per non rischiare di portare a casa un cane con problemi comportamentali molto evidenti. Se raccogliete un cane randagio o lo prendete dal canile, avrete sicuramente compiuto un atto d'amore disinteressato e generoso: prevedete però di dover inevitabilmente affrontare possibili ansie da separazione e cattive abitudini da correggere. Una volta individuata la tipologia canina più adatta a noi, il passo successivo consiste nel vedere la cucciolata, e scegliere tra quegli esserini, apparentemente tutti uguali, quello che sarà il nostro compagno.

Una volta arrivati davanti alla cucciolata, è altamente probabile che torneremo a casa in compagnia di un cucciolo. L'impatto emotivo che questi esserini hanno su di noi è particolarmente travolgente. E' quindi particolarmente difficile scegliere un soggetto analizzando obiettivamente le sue caratteristiche caratteriali.Eppure la maggior parte delle storie che i proprietari disperati per i problemi comportamentali del loro cane ci raccontano, hanno in comune l'inizio: una scelta basata solo su sensazioni dettate dall'emozione del momento. "E' stato il primo a venirci incontro", "Era tanto dolce, timido e se ne stava in disparte": questi sono solo due esempi di esperienze possibili, la prima con un cane che presto si è rivelato dispotico, la seconda con un cucciolo introverso e pauroso.Occorre ribadire una volta per tutte che i cuccioli non sono tutti uguali neanche se appartenenti alla stessa cucciolata. Sarebbe come pretendere che i nostri figli siano tutti uguali!Spesso si tende a chiedere un maschio: questo perché normalmente sono i soggetti più grossi, più belli e si propongono con maggiore sicurezza.In genere però, da adulti sono tendenzialmente i maschi a presentare comportamenti legati ad aggressività da dominanza, marcatura del territorio, fughe per cercare femmine.Di contro, le femmine sono maggiormente soggette a problemi di introversione e paura.Alcune di esse diventano più nervose ed eccitabili con il calore, ma in generale inducono nel maschio comportamenti indesiderati e di difficile controllo.In sostanza il proprietario della femmina dovrà solo fare attenzione che non avvengano accoppiamenti indesiderati in alcuni giorni del calore; di contro, il proprietario del maschio dovrà prevedere molte "defezioni" da parte del suo cane non appena questi sente "odore di femmina" (tenere presente che l'odore di una femmina in calore viene percepito da un maschio fino ad una distanza di 5 Km!).Per cominciare a differenziare i cuccioli tra loro, due sono gli elementi che possiamo subito osservare: il gioco tra loro e l'impatto con noi.Attraverso il gioco, già a partire dalla quinta settimana di vita, i cuccioli iniziano a stabilire un ordine gerarchico tra loro.Attraverso la lotta ritualizzata, i cuccioli apprendono i comportamenti di dominanza e sottomissione essenziali per tutta la durata della loro vita alla comunicazione con i propri simili. E' questo il motivo per cui cuccioli separati prematuramente dal resto della cucciolata presentano problemi di relazione con altri cani, come se non sapessero leggere i messaggi altrui e a loro volta inviare delle comunicazioni rispetto alle loro intenzioni.I ruoli tra cuccioli equilibrati devono essere inter scambiabili nel gioco: un momento uno è vittima, il momento dopo lo stesso è aggressore.Dobbiamo fare attenzione a quei soggetti che nel gioco non accettano il ruolo di vittima, e che danno l'impressione di essere "attaccabrighe": ci troviamo di fronte ad un soggetto tendenzialmente dominante.Allo stesso modo, un cucciolo che partecipa raramente al gioco, che resta isolato rispetto ai fratelli o che viene sempre "attaccato" dagli altri, non sarà probabilmente un cane sicuro di sé e un grande compagnone con i suoi simili.Anche l'atteggiamento nei nostri confronti può dirci molto sull'indole del cane: idealmente la presenza di un visitatore estraneo dovrebbe generare nei cuccioli curiosità e attenzione, mai paura o aggressività.Generalmente è sempre il "prepotente" a venirci incontro per primo: è il più forte e si sente chiamato in causa a controllare la novità. Gli altri lo seguiranno, o se paurosi resteranno in disparte o scapperanno in direzione opposta.I piccoli "capi" sono quelli che spesso inducono simpatia, i "timidoni" tenerezza e voglia di protezione: tenete presente che in ambedue i casi occorre essere proprietari preparati ad affrontare difficoltà.

Negli articoli precedenti abbiamo osservato la cucciolata nel suo insieme ed abbiamo individuato diverse tipologie comportamentali. Quello che molti non sanno, è che è possibile prevedere entro certi termini quello che sarà il carattere di un singolo soggetto mediante dei test. Quello di Campbell è integralmente riportato in un post di questo blog. L'applicazione di queste prove e soprattutto la valutazione dei risultati richiede però la presenza di un esperto, e il limite del test è dato dall'influenza ambientale, cioè da quello che il cucciolo imparerà nella sua nuova casa nelle successive settimane.La condizione per avere risultati attendibili è che i cuccioli vengano esaminati in un ambiente sconosciuto e da un esaminatore estraneo uno alla volta. Di conseguenza bisogna prevedere un tempo ragionevolmente lungo in relazione al numero di cuccioli da esaminare.La prima cosa che andremo a valutare è l'attrazione sociale, cioè che tipo di "propensione" ha il cane verso l'uomo. Le prove consistono nell'accovacciarsi e invitare il cucciolo a venire da noi e successivamente nell'allontanarsi camminando lentamente per vedere se il soggetto ci segue.Idealmente il piccolo dovrebbe venire dall'esaminatore con fiducia e seguirlo da vicino mentre questi cammina. Questo ci da la misura di quanto quel cucciolo accetti la guida umana e sia pronto a legarsi al proprietario.Analogamente, il rapporto con l'uomo, viene valutato anche avvicinando frontalmente il viso al cucciolo seduto. La reazione di questi, sia essa di attrazione o di paura, ci darà un indizio dell'impressionabilità del cane ad un contatto ravvicinato con noi.Proviamo ora a lanciare vicino al cucciolo un oggetto leggero (come una pallina di carta) e osserviamo cosa fa: insegue la pallina e la acchiappa, la annusa dopo essersi avvicinato lentamente o la ignora?A secondo dei casi possiamo avere un cane curioso e con un forte istinto predatorio, oppure difficile da coinvolgere e scarsamente interessato a stimoli esterni.Un parametro importante da valutare è quello del grado di dominanza o di sottomissione di quel cucciolo e conseguentemente di quanto e come può essere addestrato.In parole povere andremo a valutare quanto il cane sia disposto ad accettare i comandi ed assumere il ruolo di sottomesso in seno alla famiglia che lo accoglierà. Le prove del test in questione sono quelle "del sollevamento" e "della sottomissione".Nel primo caso si solleva ad un palmo da terra (le zampe non devono toccare il suolo) intrecciando le dita sotto il torace del cane per un tempo di 30 secondi. Se il cucciolo inizia subito a divincolarsi, abbaiare, cercare di mordere le mani dell'esaminatore senza smettere per tutta la durata del test, saremo davanti ad un soggetto poco docile, sicuramente attivo e sicuro di ssé Al contrario se dopo qualche tentativo di ribellione, si quieta, dimostrando di accettare la situazione nuova, abbiamo un soggetto equilibrato.La mancanza totale di reazione è propria di un cane introverso ed eccessivamente sottomesso.La seconda prova consiste nel ribaltare delicatamente il cucciolo sul dorso e tenerlo fermo in questa posizione con una mano sul torace per 30 secondi. Anche in questo caso le reazioni del cucciolo ci daranno informazioni sull'accettazione della dominanza da parte dell'uomo.L'ultimo test da effettuare analizza la reazione del cane ad un rumore improvviso e inconsueto. Occorre posizionarsi dietro al cucciolo e battere forte le mani o scuotere una lattina contenente un sasso.Il piccolo è incuriosito e cerca la fonte del rumore o al contrario abbaia o scappa?La prima reazione è ovviamente la più desiderabile, viceversa si tratta di un soggetto eccitabile (che abbaierà al minimo rumore) o pauroso (che potrebbe sviluppare la fobia dei temporali).E' ovvio che gli esempi da noi riportati sono solo una parte delle molteplici sfumature che può assumere il comportamento di un cane. E' per questo motivo che l'esame per prevedere il carattere futuro del cucciolo deve essere affidato a consulenti esperti, che sapranno consigliare il cucciolo che meglio si adatterà alle nostre esigenze e condizioni di vita.

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