Da qualche anno, sempre più, la psicologia comportamentale applicata al mondo della cinofilia, rappresenta un approccio nuovo rispetto alla vecchia concezione di addestramento. Bisogna tuttavia ricordare che le tecniche ormai largamente diffuse nel campo della psicologia umana, derivano dall'osservazione e sperimentazione del comportamento animale e dunque, almeno dal punto di vista teorico, ciò rappresenta per la psicologia un ritorno alle origini. Il punto focale di questa "nuova" concezione consiste nella costruzione del rapporto tra uomo e cane, partendo da una necessaria conoscenza da parte della persona delle modalità istintive di comportamento, delle capacità di apprendimento e del linguaggio dell'animale. Se in passato la parte preponderante era costituita dall'addestramento del cane - spesso in mano ad un conduttore diverso dal proprietario - secondo l'ottica della psicologia canina la parte centrale dell'intervento è basata sull'educazione ed informazione del proprietario (che diventa l'addestratore del proprio cane). Di norma le richieste di intervento riguardano soggetti già in età adulta, che presentano comportamenti considerati indesiderabili dal proprietario (ad es. il cane che morde, che litiga con gli altri cani, che scava buche, che procura danni a casa, ecc.). Questi comportamenti hanno una base genetico - innata ed una componente appresa. E' proprio su quest'ultimo aspetto che la psicologia canina concentra il suo intervento con delle tecniche correttive che vanno dalla desensibilizzazione verso lo stimolo scatenante al condizionamento strumentale mediante rinforzo positivo. Prima ancora di riuscire a dare dei comandi al proprio cane, è essenziale improntare il rapporto tra la famiglia (che diventa il branco per il cane) ed il suo membro a quattro zampe, in termini di coerenza, gerarchia e leadership. Se tali concetti vengono applicati sin dall'ingresso in casa del cucciolo, insieme ad una corretta socializzazione inter e intra specifica, sarà possibile evitare larga parte dei comportamenti problematici riscontrabili in età adulta. Lavorare in tal senso vuol dire quindi lavorare sulla prevenzione e sulla costruzione - anziché correzione - di un rapporto adeguato e soddisfacente per entrambe le parti. Tuttavia la prevenzione inizia ancora prima dell'ingresso in casa del cane, e l'obiettivo si sposta sulla scelta del cucciolo. E' importante riuscire a fare incontrare le aspettative, la reale disponibilità in termini di tempo e di spazi di chi desidera dividere la sua vita per diversi anni con un cane, e le caratteristiche fisiche e caratteriali del soggetto da scegliere. Questo vale tanto per l’orientamento verso il tipo, quanto per il diverso temperamento esistente tra soggetti appartenenti alla stessa cucciolata. Troppi proprietari iniziano il racconto del loro difficile rapporto con il cane dicendo : " Era il più forte dei fratelli, era il più vivace. E' lui che ha scelto me..."