domenica 27 maggio 2007
Il mercato dei farmaci si allarga agli animali domestici
Bibliografia. Sherman Simpson B et al. Effects of Reconcile (Fluoxetine) Chewable Tablets Plus Behavior management for Canine Separation Anxiety. Veterinary Therapeutics 2007; 8(1):18-31.
Emanuela grasso da Il Pensiero Scientifico Editore del Lun 7 Mag
Animali: a Roma Gioco Per Insegnare a Bimbi Ad Essere 'Bravi Padroni'
(Cal/Pe/Adnkronos)
Cani e gatti, ''sentinelle'' ambientali per i tumori
(ANSA Mer 23 Mag)
lunedì 21 maggio 2007
Un collare GSM/GPS per i cani svedesi
Da PuntoCellulare.it
Cani&Gatti nelle famiglie italiane
AdnKronos
Animali: Aidaa, Ogni Anno 15mila Cani Uccisi In Combattimenti
Per ulteriori informazioni visita il sito di Adn Kronos
http://www.adnkronos.com/IGN/hp/
Più specie scompaiono, più malattie possono colpire l’uomo
Gli sconvolgimenti ambientali causati dall’uomo stanno portando alla scomparsa e all’estinzione di un sempre maggiore numero di specie . Questo, stando a diversi studi, potrebbe facilitare la diffusione tra gli uomini di malattie trasmesse da animali. Si prevede che entro il 2050 circa un quarto delle specie animali e vegetali oggi esistenti saranno estinte e chissà quante sono scomparse prima ancora di essere scoperte.
Nelle regioni temperate, molte sono state le malattie trasmesse all’uomo dagli animali domestici a partire dalla nascita delle prime fattorie: è il caso di morbillo, orecchioni, varicella, tubercolosi... Nelle regioni tropicali, invece, molte malattie sono state trasmesse da primati non umani, come l’AIDS dagli scimpanzè, perché pur non essendoci un contatto tanto stretto come quello con gli animali domestici, la barriera tra le specie era molto più debole a causa della vicinanza fisiologica e genetica.
In entrambe le regioni altre malattie sono state portate da piccoli mammiferi ed uccelli, basti ricordare la piaga della peste bubbonica portata dai topi, o la febbre del Nilo per la quale numerose specie di uccelli fungono da serbatoio. Di solito i patogeni animali vengono trasmessi da specie serbatoio a specie della stessa classe o a specie con cui sono a stretto contatto, che determinano un punto di arrivo per l’agente patogeno.
Il problema potrebbe sorgere nel momento in cui la riduzione del numero di specie esistenti porti ad una situazione in cui tutte le specie sono specie serbatoio e quindi l’incontro tra uomo e animale infetto è più probabile e aumentano le chances del salto tra specie. Il riscaldamento del pianeta, inoltre, aumenterebbe ulteriormente queste chances allargando le potenziali zone di interesse di animali quali ad esempio le zanzare, che diffonderebbero malattie a latitudini e altitudini fino ad ora "immuni".
Questo è solo un esempio di come un determinato atteggiamento da parte dell’uomo nei confronti del sistema in cui si è trovato a vivere abbia portato e porterà sempre più a ricadute pesanti per l’uomo stesso. La rottura di equilibri e di relazioni che hanno impiegato migliaia di anni per essere stabiliti non è senza conseguenze. Quando si parla di salute ambientale si parla anche di salute umana, in quanto l’uomo è una delle componenti dell’ambiente, non una esterna ad esso.
Fonte: Thompson A. Sick future as species disappear, human disease may spike.
Livescience 16 Maggio 2007 - Caterina Visco
Il Pensiero Scientifico Editore
Animali: Aidaa, a Milano Ogni Anno 7 Mln Da Elemosina Con Cani
sabato 12 maggio 2007
Cani, malattie infettive in aumento: è colpa del clima
Il generale aumento delle temperature che si è registrato negli ultimi anni stimola il diffondersi delle malattie infettive (specie quelle di cui sono portatori gli insetti), la permanenza delle stesse e il loro radicamento su territori in precedenza immuni. Un fenomeno che interessa in modo particolare lItalia, che si trova ai margini meridionali della zona temperata. E questa la conclusione cui sono giunti alcuni esperti che si sono riuniti a Roma per la CVDB - Canine Vector-Borne Diseases Interactive Video Conference, organizzata col sostegno di Bayer Healthcare. Lallarme del CVDB World Forum riguarda principalmente la diffusione della Leishmaniosi, una malattia trasmessa dai pappataci (o flebotomi) che colpisce il sistema immunitario e i vasi sanguigni, provocando spesso la morte precoce del cane. Nemmeno le moderne terapie, osservano gli esperti, sono in grado di eliminare completamente il parassita. Diffusa soprattutto nelle regioni meridionali e nelle isole fino ai primi anni 90, la malattia sta mettendo radici anche nelle regioni del Nord, in particolare Piemonte, Valle dAosta, Veneto e Lombardia. Unindagine sui casi clinicamente sospetti ha rivelato una positività della Leishmaniosi pari al 23,8%. Prendendo in esame campioni relativamente estesi (300-400 animali), nelle aree endemiche del Sud si registrano livelli di infezione tra il 20 e il 40%, mentre la percentuale relativa alle aree settentrionali varia tra l1 e il 10%. Lincidenza, ovvero il numero dei nuovi casi per anno, è del 10% circa nelle zone endemiche. Unaltro allarme arriva dalle zecche, responsabili di malattie come lEhrlichiosi, la Babesiosi, la Borrelliosi e lEncefalite da zecche che possono provocare danni irreparabili al sistema ematico ed articolare. E anche per queste patologie, gli esperti registrano una progressiva diffusione dalle tradizionali regioni tropicali e sub tropicali alle regioni con climi temperati e alle aree urbane. Qui però non è ancora noto se lespansione dei parassiti a diversi habitat geografici sia legata ai cambiamenti del clima o, più semplicemente, ai frequenti spostamenti degli animali che si trasmettono le zecche tra di loro. In ogni caso, i veterinari sono concordi nel sostenere che tutte queste sono malattie difficili da curare (in molti casi non vi è mai una guarigione completa del cane) ma anche da diagnosticare, e puntano quindi sulla prevenzione. Gli antiparassitari con azione repellente possono essere un valido aiuto per ridurre il rischio di trasmissione afferma Domenico Otranto, ordinario di Parassitologia e Malattie parassitarie presso la Facoltà di Medicina e Veterinaria di Bari - Non solo uccidono pulci e zecche, ma riducono la probabilità di punture da parte dei parassiti stessi. In uno studio da me condotto nel 2006 in collaborazione con lUniversità di Bari che ha coinvolto 630 cani ospitati in unarea urbana (Bari) e di unarea rurale (Ginosa) endemiche di Leishmaniosi continua Otranto - è stato dimostrato che, grazie al trattamento mensile con un agente antiparassitario repellente, che impedisce ai pappataci repulsi di pungere, abbiamo raggiunto una percentuale di protezione dalla Leishmaniosi di oltre il 90%. (Adnkronos) |
Animali: Aidaa, a Milano In 6 Mesi Rapiti 160 Cani Nei Parchi Cittadini
Milano, 12 mag . - (Adnkronos) - Negli ultimi sei mesi sono 160 le segnalazioni da parte di cittadini milanesi e della provincia che hanno visto rapire cani specialmente all'interno dei parchi pubblici della citta'. La denuncia e' dell'Aidaa, l'associazione italiana difesa animali ed ambiente che parla anche di 396 casi di accattonaggio con l'uso di cani ed altri piccoli animali domestici raccolti e vagliati dall'Aidaa negli ultimi sei mesi a Milano.
Di questi, dice l'associazione, oltre 350 riguardano cani usati (e spesso drogati) da zingari rom che raccolgono l'elemosina nelle strade del capoluogo lombardo, nei mezzanini delle stazioni della metropolitana, in prossimita' di stazioni ferroviarie, vicino alle fermate dei tram ed ai supermercati. Le segnalazioni sono state raccolte dall'associazione dal mese di novembre ad oggi. Catalogate e verificate sono state poi fatte oggetto di un dossier inviato nei giorni scorsi alla Procura della repubblica di Milano. (segue)
(Red-Sef/Lr/Adnkronos)
martedì 1 maggio 2007
Cosa c'è dentro al cibo industriale che diamo ai nostri amici a 4 zampe?
Beh, dipende...
Lo sapevate ? Le principali marche di cibo per animali sono crudelmente testate sugli animali stessi (a volte anche sulle mucche e sui polli... che controsenso...), come potete verificare nel sito della HSUS (Humane Society of the United States), che ha effettuato un'investigazione e sta chiedendo a una delle più grosse ditte di pet food al mondo di smetterla di vivisezionare animali per produrre il cibo che vende... Così stanno facendo dal 2001 anche la Uncaged inglese, ed anche la PETA (People for Ethical Treatment on Animals), le quali ci mostrano immagini agghiaccianti - già negli anni scorsi vi avevamo parlato di questo tema sul nostro sito. Altre pagine dalla Uncaged
Sapevate, inoltre, che la maggior parte delle marche commerciali oltretutto non sono un granchè a livello di qualità ? Come può essere che le percentuali di VERO CIBO siano così basse e, al contrario, siano così alte le percentuali di ingredienti "strani" e... vi siete chiesti come mai le scatolette siano piene di coloranti e conservanti ? Secondo voi Fido apprezza il cibo a seconda del colore che ha ?!?
Non è che stiamo dando spazzatura truccata da cibo nelle nostre ciotole ? Del resto, se fosse cibo sano, che bisogno ci sarebbe di fare vivisezione per testare il contenuto delle scatolette ?
Tanti marchi, infine, appartengono a multinazionali oggetto di boicottaggio da almeno vent'anni, a causa del loro comportamento non etico nei confronti della clientela, formata anche o soprattutto da bambini...
CIBO-SPAZZATURA NELLA CIOTOLA DI FIDO (ANSA, 2003) - Se sui piatti degli italiani arrivano spesso cibi adulterati e poco sicuri, ancora peggiori sono i prodotti messi nelle ciotole di cani e gatti: scarti di macello, ossa triturate, lische, teste di pesce, cereali ammuffiti, gusci di arachidi, scarti di agricoltura e zootecnia, piume, becchi ed una grande quantità di coloranti, antiossidanti pericolosi, conservanti, sapori artificiali, gomma. Insomma, ''pochi consumatori sanno che rischiano di avvelenare il proprio amici a quattro zampe somministrandogli ogni giorno simili porcherie''. A lanciare l' allarme sono Stefano Apuzzo e Edgar Meyer nell'opuscolo ''Fido non si fida'' (Stampa Alternativa). L' industria alimentare per animali da compagnia, secondo gli autori dell' opuscolo, ''prospera sugli avanzi dei processi di ripulitura della carne per consumo umano. Prassi comune, per prevenire ulteriori deterioramenti, è conservare grassi già rancidi con soluzioni chimiche quali idrossianisolo, butilato-idrossi-toluene butilato ed altri. Sono questi grassi, contenuti in molti prodotti secchi ed in scatola, che esalano odori sgradevoli quando si apre la confezione''. Ma nei cibi industriali per cani e gatti è stato rintracciato perfino un antiossidante, molto simile al defoliante usato dagli americani in Vietnam. Emblematica riguardo alle scatolette di cibo ''spazzatura'' e' un' indagine epidemiologica sullo stato di salute di cani e gatti alimentati con normali cibi industriali. Sono stati presi in esame 500 gatti, suddivisi in colonie e tenuti sotto osservazione per 15 anni. Inizialmente, alimentandoli solo con cibi industriali (prevalentemente croccantini), si è evidenziato un tasso di mortalita' del 30% dovuto ad insufficienza renale, cancro renale e cancro epatico. Successivamente, è stata mescolata carne fresca alle scatolette ed ai croccantini: il risultato è che la mortalità per le cause prima citate è calata al 15%. Passati infine alla sola carne fresca, la mortalità è scesa al 5%. Passando quindi in rassegna prodotti e marchi naturali e biologici per cani e gatti, con una lettura critica delle etichette: dai croccantini ai prodotti in scatoletta, tutto rigorosamente bio ed i prezzi ''equivalgono a quelli di fascia medio-alta industriali, ritenuti, a torto, i migliori''.
Marche di cibo non testato su animali (reperibili in Italia):
Amì Cat/Dog, Almo Nature, Amway, Affinity (Ultima, Brekkies, Cat Chow/Dog Chow, ecc - attenzione a non fare confusione con Purina: Affinity ha un logo con un bollino arancione), Bao/Mao (solo umido, marca Esselunga), Bull/Fufi (marca Conad), Butcher's, Crancy, Gimborn GmbH, Iper, Miglior Gatto/Miglior Cane, Meradog Tiernahrung GmbH, Monge (Le Chat, Le Chat Paté, Special Dog, Gemon, Gran Bontà, Gran Bontà Delizie dello Chef, Simba, Artù, Moustache, Leo Buon cibo, Rudy), Natural Life Pet Food, Nova Foods (Trainer, Fitness Trainer, Ok Dog, Class Preference Dog, Feline Trainer, OK Cat, Class Preference Cat), Pappadrin, Ronnie (marca Coop), Winner Cat/Winner Dog Arovit (solo cibo umido, LD Market). Infine, Burns e Yarrah (facilmente acquistabili via internet da siti italiani).
Altre marche, non reperibili nei negozi in Italia ma reperibili via Internet all'estero:
Alpha, Amoré Pet Services Inc., Animal Foods Services, Arden Grange Pet Foods, Assisi "Pet" Care, Azmira Holistic Animal Care, Berties, Denes Dinamyte, Dodson & Hurrell, Chudleys Evanger's Dog and Cat Food, Europa Pet Foods, Halo purely for pets, HappiDog Pet Food, Hi-Life Holistic Blend, Fromm Family Foods, Luposan Marks & Spencer, Natural Life Pet Products, NatureDiet Pet Foods, Oscar Pet Foods, Pascoe's Organic Raw Advantage, Pero Foods, Solid Gold Suma Wholefoods, Three Dog Bakery, Top Number, Trophy Pet food, Vegecat, Vegedog, Veggiepet Vitalin, Wackidog, Wafcol, Wagg, Webbox, Wysong Professional Diets
Marche provenienti da ditte che testano su animali per produrre il petfood:
Alpo, Arthur's Bonio, Winalot, Bounce, Cesar, Chappi, Choos Edward Baker, Eukanuba, Felix, Fido, Friskies, Frolic, Hill's Science e Prescription Diet, Iams, Kitekat, Nutro, Pedigree Pal, Progres Bayer (Pro Gres ecc), Purina (One, Pro Plan ecc), Royal Canin, Sheba, Spillers, Whiskas.
[fonti per la ricerca effettuata: PETA USA, Uncaged UK, Asanda España, SNDA France, Borta Suisse, MassacreAnimal, Canada, "Guida ai prodotti non testati su animali" di A. De Paola, ed. Cosmopolis, 2001 e attraverso mail inviate da noi ad alcune delle ditte citate]
Articolo in versione integrale sul sito:http://www.dogwelcome.it/cibo_cani_pet_food2.htm
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