| (red. 19/9) - Ogni animale costituisce una presenza viva, concreta, affettivamente significativa in quanto può suscitare sentimenti ed emozioni intense: vitalità e tenerezza ma anche timore o diffidenza. Particolare importanza assume la componente relazionale che si stabilisce tra la persona e l’animale: ogni soggetto adotta una propria personalissima modalità di approccio e di rapporto, seguendo i propri ritmi e le proprie strategie. Negli interventi educativi e riabilitativi mediati dalla presenza di un animale, si può parlare di relazione triangolare, tra soggetto, animale, operatore: quest’ultimo ha il compito di regolare ed organizzare gli stimoli provenienti dall’animale affinchè il paziente li possa utilizzare al meglio. Abbiamo individuato nell’esperienza della pet therapy una specifica pratica educativo/riabilitativa che può essere utilizzata con diverse tipologie di disabilità, in quanto costituisce una strada privilegiata per consentire alla persona di accettare la propria difficoltà e di sentirsi accettata dagli altri. La presenza dell’animale crea emozioni, offre aiuto senza imporsi, interviene nella relazione senza interferire, permette alla persona disabile e/o con problemi psichici di scoprire nuove possibilità per integrare il proprio deficit, stimola l’ auto-organizzazione e l’autonomia oltre a motivare all’apprendimento. Questo il tema portante del convegno che si svolgerà, il 28 ottobre prossimo Presso la Sala Congressi di ConfCooperative (in via Cascina Colombaro 56), in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale ASL 15 Cuneo e con il Punto Informativo Ordine Psicologi Provincia di Cuneo. Nel Calendario eventi trovate il programma completo e maggiori informazioni. FONTE: Agenfax.it |