martedì 28 agosto 2007

ANIMALI: INVECCHIA POPOLAZIONE CANI E GATTI, DEMENZA SENILE

(ANSA) - SYDNEY - Invecchia la popolazione umana in Australia, e con essa gli animali di compagnia, cani e gatti, che sempre piu' spesso soffrono di demenza senile, dimenticano i loro padroni e soffrono di sonni agitati. Lo rivela una ricerca del direttore dell'Australian Small Animal Veterinary Association, Matthew Miles, secondo cui ''la disfunzione cognitiva con il progredire dell'eta' e' notevolmente simile a quella che colpisce le persone''. Lo studio, pubblicato sul Journal of Small Animal Practice, riferisce che ''il 28% dei gatti dagli 11 ai 14 anni sviluppa almeno un problema comportamentale di tipo geriatrico. La frequenza aumenta di oltre il 50% per i gatti di 15 anni e piu'''. Fra i sintomi caratteristici, oltre alla perdita di memoria ed al sonno disturbato, ''urinare e defecare in modo non appropriato'' e per i cani abbaiare senza motivo. Lo studio dei cervelli di gatti anziani ha rivelato segni di disfunzione cognitiva che puo' essere causata dal deposito di placche beta-amiloidi, le stesse che si accumulano del cervello dei pazienti umani di Alzheimer. Miles sostiene che viziare cani e gatti con cibo migliore, cure mediche e vita comoda significa che essi vivono fino al 10% di piu' di quanto avvenisse alcuni decenni fa. Il ricercatore prevede che i progressi della tecnologia usata per diagnosticare la demenza negli umani, come risonanza magnetica e Tac, la renderanno sempre piu' disponibile agli animali di compagnia. Per i padroni disposti a spendere, alcuni veterinari in Australia sono gia' dotati del macchinario, e gia' eseguono anche chirurgia cerebrale e a cuore aperto.

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